la produzione
Gorizia torna in tv, 400 attori e 80 operatori nella nuova serie di Oleotto

Le riprese prossime alla fine, andrà in onda su Rai2. Le prime anticipazioni e gli attori.
La macchina cinematografica è ormai prossima a lasciare Gorizia, dopo settimane intense di lavoro, e sui suoi contenuti rimane ancora un velo di mistero. Questa mattina, il regista Matteo Oleotto ha dato qualche nuovo indizio e particolare sulla sua ultima serie tv, che sarà ispirata al romanzo “Eppure cadiamo felici” dello scrittore pordenonese Enrico Galiano. Dettaglio questo che era già trapelato, ma che in Mediateca è stato arricchito dalla presenza dei due attori protagonisti, i giovanissimi Gaja Masciale e Costantino Seghi.
Indosseranno i panni rispettivamente di Gioia e Lo, due personaggi avvolti dal tormento e insicurezza adolescenziale. Nessuno degli interpreti, però, ha anticipato quanto la loro interpretazione rispecchierà i personaggi originali del romanzo, mentre il cineasta goriziano ha assicurato di aver voluto mantenere intatto lo spirito e messaggio dell’opera. “Ho letto il libro alla fine - ha spiegato - usandolo per il lavoro di rifinitura, mentre la parte più grezza è stato fatto con la sceneggiatura” firmata da Valerio D’Annunzio e Vanessa Picciarelli.
Originariamente, peraltro, il set si sarebbe dovuto concentrare nella Destra Tagliamento, riuscendo però a spostare il tutto in riva all’Isonzo. “Era da tempo che volevo lavorare con Matteo” ha raccontato la produttrice, Verdiana Bixio, che aveva già seguito i “Fiori sopra l’inferno” a Tarvisio, miniserie dal volume omonimo di Ilaria Tuti con Elena Sofia Ricci. La stessa produttrice ha invitato Fvg Film Commission a dotarsi di una sua “Cinecittà”, così da permettere direttamente in loco una base operativa per chi volesse investire in regione.
Idea già al vaglio, ha confermato la neo-coordinatrice Chiara Valenti Omero. Non è detto però che sarà proprio a Gorizia, anche se spazi ad hoc di grosse dimensioni ci sarebbero per allestire studi e aree dedicate. In ogni caso, la città “può ancora dare molto al racconto cinematografico - ha testimoniato Oleotto -. Questo è un progetto sui cui stiamo andando veloci, girare qui è comodo perché puoi spostarti da una location all’altra in poco tempo, senza problemi di traffico”. In tutto, il lavoro sarà diviso in otto episodi sui canali della Rai.
La serie sarà trasmessa su Rai 2 e Raiplay ma la data certa ancora non c’è. L’attesa è comunque per il primo semestre 2023. In tv, oltre agli angoli goriziani - a partire dal bar di Casa Rossa, piazza Vittoria, il polo liceale sloveno e molti altri - ci saranno anche scorci di Gradisca, Farra, Villesse e Nova Gorica, dove oggi la troupe girerà alcune scene sul tetto del Teatro nazionale. La scelta della scuola, in particolare, ha rappresentato un punto importante per la sua particolare architettura e contrasto dei colori, tra il grigio del cemento e il giallo.
Soddisfatti anche gli interpreti della fiction, con Masciale che arriva dal mondo dell’Accademia e del teatro e che tornerà a Gorizia a maggio proprio sul palco del Verdi. Quella volta, però, con Massimo Popolizio: “Sono un turbinio di emozioni come Gioia” ha spiegato. Seghi, invece, conta già alcune esperienze dietro la telecamera, tra cui L’ombra del giorno di Giuseppe Piccioni con Riccardo Scamarcio. Appena 22 anni, prima delle riprese era cameriere in un locale a Firenze: “Il mi personaggio è misterioso e controverso” le uniche anticipazioni.
“La Rai voleva una storia vera ma cruda come nella sua realtà” ha rimarcato il regista. Da qui l’idea di dare forma più a una “favola” che ad altro. In tutto, sono stati 80 i lavoratori impegnati nella produzione, con 400 tra attori e comparse. Gorizia, peraltro, manterrà il suo nome nella serie, a differenza della Caselonghe di Volevo fare la rockstar. Come evidenziato da Valenti Omero davanti al sindaco Rodolfo Ziberna e all’assessore alla cultura, Fabrizio Oreti, la stessa Fvg Film Commission vuole puntare ancora su Gorizia come meta del settore e, a breve, è atteso l’annuncio di un nuovo progetto con una grossa casa di produzione nazionale.
La trama: Gioia Spada (Gaja Masciale, “Sul più bello”), che ha 16 anni e vive un’adolescenza difficile. La sua giovane madre, Sabrina (Giorgia Wurth, “Maschi contro femmine”, “Femmine contro maschi”), è la sua nemesi. Bellissima, spigliata, capace di attirare gli uomini come il miele, da quando ha lasciato suo padre diversi anni prima, non sembra riuscire a stare nello stesso posto per più di poco tempo. Questa volta ha deciso di trasferirsi a Gorizia, a casa di nonna Claudia (Paola Sambo, “Occhiali neri”, “Il testimone invisibile”), la madre della madre di Gioia della quale lei ha un ricordo vago e lontano, annebbiato dall'infanzia.
Arrivata nella nuova scuola, Gioia si sente come un’estranea con i suoi compagni perché non le interessano le mode, l’appartenere a un gruppo e le feste. Una notte incontra un ragazzo che dice di chiamarsi Lo (Costantino Seghi “L’ombra del giorno”) e a mano a mano che i due si conoscono meglio, Gioia per la prima volta sente che qualcuno è in grado di comprendere il suo mondo e per la prima volta sente di non essere più sola. A completare il cast, l’eclettico Matteo Branciamore (“I Cesaroni”) in un ruolo completamente nuovo, quello del Professor Bove un insegnante di fisica sui generis.
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) +39 328 663 0311.




Occhiello
Notizia 1 sezione

Occhiello
Notizia 2 sezione
