la storia
Serie B, Bearzot in campo e mister Edi Reja: cento anni di Pro Gorizia

La società biancoazzurra sarà giovedì 16 sul palco del Teatro Verdi, oggi il centenario esatto dalla nascita della società.
Tutto ebbe inizio al Caffè Adriatico, uno dei tanti locali lasciati in eredità alla storia di Gorizia. Tredici uomini, tutti appassionati di calcio, stanno discutendo sul futuro dello sport in città. A ragionare su cosa fare per far nascere un nuova squadra sul territorio sono Oreste Bradaschia, Giannino de Comelli, Giuseppe Fantuzzi, Oscar Fedon, Gigino Livellara, Emilio Medessi, Gino Merlo, Vittorio Paulin, Pietro Pedroni, Atto Retti Mersani, Mario Tiberio, Massimo Tuni e Teo Ventin. È il 9 marzo 1923.
Il Ventennio fascista è appena iniziato e l’area in riva all’Isonzo vive i suoi primi anni sotto il Regno d’Italia, dopo al fine della Grande guerra. Al termine della riunione, si arriva a una decisione: nasce l’associazione sportiva Pro Gorizia, il primo presidente è Atto Retti Mersani. Un nome, quest’ultimo, passato alla storia della cinematografia in bianco e nero e del muto. Sarà uno dei molti volti che si alterneranno nella società, che fin da subito decise i propri colori sociali: bianco e azzurro, come la Grecia.
Il riferimento alla terra per eccellenza dei giochi è un rimando che si trova anche in diverse altre società, come la Lazio. Fin dal suo primo articolo dello statuto, la neonata società ha lo “scopo di promuovere lo sport in ogni sua manifestazione”. Nei suoi primi anni, il club giocò nello stadio di via Baiamonti, oggi battezzato “Renato Vizzari”, in borgo San Rocco. Qui disputò alcune delle sue partite più importanti duranti gli anni Serie C, sfiorando anche una storica promozione nella categoria cadetta. Ci riuscirà solo nel 1947.
Quell’anno, vestiva la maglia goriziana anche il futuro commissario tecnico della Nazionale italiana, Eno Bearzot. Compagni di squadra erano stelle in ascesa come Italo Mazzero, Giorgio Puia, Giuliano Fortunato, e Bruno Pizzul. Al vertice della società c’era Aldo Tacchini, il presidente più longevo della storia. Passano gli anni e in biancazzurri alternano stagioni tra l’allora campionato Interregionale, Eccellenza e al massimo la C2. Nel 1983/84 c’è un giovane Edo Reja che siede in panchina come mister, tornato a casa dopo aver girato l’Italia.
Quello che diventerà ct dell’Albania diversi decenni dopo, e più recentemente allenatore del ND Gorica a Nova Gorica, prese in mano la squadra che vedeva a centrocampo Luigi Delneri. Anche quest’ultimo sarà destinato a palcoscenici più ambiti, partendo dalla sua Aquileia e arrivando a guidare la Juventus come tecnico. Qualche anno dopo, sul rettangolo verde giocherà anche un certo Stefano Del Piero, fratello del più famoso Alex. Gli anni Novanta, quindi, significano lunghe stagioni in Serie D, ma nei primi anni Duemila arriverà il fallimento.
Seguiranno annate solo a livello locale, fino al “trauma” dell’arrivare in Seconda categoria. Da lì però è venuta fuori una Pro Gorizia nuova che, sotto la guida di Enrico Coceani e la presidenza di Paolo Bressan, ha vinto il campionato di Seconda nel 2015 scrivendo anche alcuni record importanti. L’anno successivo ha concesso il bis vincendo anche la Prima categoria e ritornando così in Promozione. Nel 2018, finalmente, il passaggio in Eccellenza. Oggi, la bacheca con cento anni di storia conta diversi trofei, tra cui una Coppa Italia dilettanti (1998/99).
Tra le perle, svetta il campionato di Serie C (1942/43), Serie D (1981/82), Terza divisione (1924/25), Seconda divisione (1927/28). La società conta anche 32 annate trascorse nel massimo campionato dilettante e tre consecutive in Serie B. Per festeggiare il secolo di storia, il club sarà festeggiato nell’ambito del Premio Sant’Ilario e Taziano, giovedì 16 marzo alle 20 presso il Teatro Verdi. In cantiere anche altri appuntamenti per l’importante traguardo, tra cui una mostra fotografica e di cimeli allo stadio che porta il nome di uno dei suoi più grandi: Bearzot.
Si ringrazia Andrea Tercig, nella foto: la formazione del 1946/47 che raggiunse la Serie B.
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