Sentenza sugli alloggi Ater, Cisint: «Cittadini di serie A e serie B». Critico Moretti

Sentenza sugli alloggi Ater, Cisint: «Cittadini di serie A e serie B». Critico Moretti

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Sentenza sugli alloggi Ater, Cisint: «Cittadini di serie A e serie B». Critico Moretti

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 20 Gen 2023
Copertina per Sentenza sugli alloggi Ater, Cisint: «Cittadini di serie A e serie B». Critico Moretti

Secondo l'esponente del Partito Democratico si tratta di una «norma propagandistica e discriminatoria».

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Come era prevedibile i commenti sulla recente sentenza della Corte di Appello di Trieste relativa alla graduatoria per l’assegnazione degli alloggi Ater si fanno scrivere. In queste ore, per prima, si è mosso il sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint. “Le sentenze, ovviamente, si rispettano, tuttavia l’Amministrazione comunale rimane ferma nel suo convincimento della validità e della correttezza della Regolamentazione regionale che ha fatto da riferimento per il bando Ater. La norma regionale - sottolinea Cisint - ha la finalità di garantire la parità dei diritti tra tutti i cittadini relativamente alla verifica del possesso degli specifici requisiti, sia per poter accedere a un’abitazione pubblica sia rispetto alla disciplina degli incentivi a sostegno alle locazioni a favore dei conduttori meno abbienti che, se viene a mancare, determina di fatto una vera e propria discriminazione nei confronti degli italiani e dei comunitari e crea una condizione di disparità dividendo i residenti fra serie A e serie B in merito alla titolarità di altri immobili di proprietà che preclude, giustamente, l’accesso ai benefici”.

Il sindaco ribadisce come “il Regolamento regionale ha stabilito una norma di assoluta equità prevedendo la presentazione della documentazione attestante che tutti i componenti del nucleo familiare, per i quali è richiesta l'assegnazione, non siano proprietari di altri alloggi nel Paese di origine e nel Paese di provenienza. La città di Monfalcone è una realtà ad alta tensione abitativa e ad alta presenza di stranieri ed è, quindi, evidente come senza un rigoroso rispetto di questo principio si determinino situazioni di grave disparità proprio verso le famiglie italiane più fragili. Per queste ragioni il Comune di Monfalcone ha condiviso il provvedimento regionale e il bando dell’Ater e ha ritenuto di costituirsi a sostegno della conferma dei criteri di assegnazione della graduatoria”.

Critico, invece, il dem Diego Moretti. “Nonostante sia inciampata più volte in questioni di legittimità e sia stata ripetutamente soccombente di fronte ai tribunali, la Giunta Fedriga ora insieme al Comune di Monfalcone si trova nuovamente sconfitta davanti ad un Tribunale che sancisce ancora una volta il carattere discriminatorio delle norme volute e promosse dalla Lega anche su tema della casa”, così il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti commentando il respingimento da parte della Corte d'appello di Trieste dei ricorsi presentati nel 2021 da Regione, Ater di Gorizia e Comune di Monfalcone contro la decisione di primo grado che aveva imposto l'inserimento in graduatoria di 15 cittadini stranieri di nazionalità asiatica e 35 residenti bengalesi.

Siamo di fronte a una norma propagandistica e discriminatoria che sta solo alimentando ingiustizie e tensioni sociali di cui non abbiamo assolutamente bisogno. Questa è l'ennesima conferma di quanto sia sbagliato, demagogico e da abrogare al più presto questo dettato normativo e come sia necessario che si rientri nei binari della legalità e legittimità giuridica”, conclude Moretti.  

"Lo avevamo già detto che voler andare contro la Costituzione era un'impresa destinata al fallimento e già più volte condannata, ma non si è voluto ascoltare il buon senso e così l’amministrazione comunale ha deciso, dopo la prima sconfitta in aula, di continuare a sostenere la bontà di una norma sulle assegnazioni ATER che ieri la Corte d’Appello ha definito, nuovamente, “discriminatoria” e che la sindaca sul giornale di oggi, evidentemente senza dismettere i panni della politica in campagna elettorale permanente, anche dinanzi all’ennesima sentenza, continua invece a ritenere corretta", chiosa Cristiana Morsolin

"Non solo ci saranno da rifare le graduatorie dell'Ater a Monfalcone, allungando di molto i tempi dell'assegnazione degli alloggi di persone che già aspettano da tempo, non solo la Regione dovrà pagare le spese legali a chi ha fatto ricorso, ma pure il Comune di Monfalcone ha già speso non poco, perché per partecipare alla causa il costo è stato di circa 45mila euro solo per le spese di avvocato", conclude Morsolin. 

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