Sei videoracconti lungo il corso di un ‘Isonzo che unisce’: il docufilm martedì 24 giugno a Gorizia

Sei videoracconti lungo il corso di un ‘Isonzo che unisce’: il docufilm martedì 24 giugno a Gorizia

LA PRESENTAZIONE

Sei videoracconti lungo il corso di un ‘Isonzo che unisce’: il docufilm martedì 24 giugno a Gorizia

Di REDAZIONE • Pubblicato il 23 Giu 2025
Copertina per Sei videoracconti lungo il corso di un ‘Isonzo che unisce’: il docufilm martedì 24 giugno a Gorizia

L’evento alle ore 16 nella sede di Confindustria Alto Adriatico. Le voci del progetto sono quelle degli autori Alex Devetak, Angelo Floramo, Mateja Gomboc, Anja Mugerli, Luigi Nacci e Antonella Sbuelz.

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Dalle altitudini del Monte Travnik alla costa adriatica del Friuli Venezia Giulia: un alveo sinuoso che risplende in verde smeraldo e vira nel colore del cielo, un nastro cangiante e unico per varietà di paesaggi e insediamenti, di vissuto e tradizioni. È il fiume Isonzo, con la sua storia così legata ai luoghi e alle popolazioni che attraversa, con la sua “identità” transfrontaliera e la sua capacità di farsi ponte liquido per le genti che vivono intorno alle sue sponde, occasione di incontro e conoscenza, anziché motivo di separazione.

“Isonzo che unisce / Združeni ob Soči” titola il progetto di un articolato docu-film a sei voci, ideato e promosso dalla Fondazione Pordenonelegge.it con il sostegno della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, nell’ambito di GO! 2025: un “affresco” di sguardi in forma di video racconto, una narrazione multimediale che produce una inedita declinazione letteraria affidata a sei autrici e autori italiani e sloveni. Alex Devetak, Angelo Floramo, Mateja Gomboc, Anja Mugerli, Luigi Nacci e Antonella Sbuelz restituiscono la vicenda, il paesaggio, le tradizioni, la cultura e gli aneddoti del corso d’acqua che è tangibile emblema di una frontiera cruciale della Mitteleuropa e lo fanno attraverso le tradizioni popolari e gli accadimenti della storia, fino al presente che parla di una Capitale della Cultura per la prima volta condivisa.

Il progetto sarà presentato martedì 24 giugno alle ore 16 a Gorizia, nella sede di Confindustria Alto Adriatico, dove il direttore artistico di pordenonelegge Gian Mario Villalta converserà con Alex Devetak, Mateja Gomboc, Antonella Sbuelz, Angelo Floramo e i loro videoracconti.

Ogni autore parla la sua lingua, mentre la traduzione fluisce: un viaggio, presentato in anteprima al Salone del Libro di Torino, che prende le mosse dalle sorgenti della Soča/Isonzo in Slovenia. La scrittrice Anja Mugerli fra leggende, suggestioni e paesaggi, guida lo spettatore fino a Kobarid /Caporetto. Si prosegue con Mateja Gomboc, nella piana che da Caporetto conduce a Tolmino, a Most na Soči / Santa Lucia d’Isonzo: attraverso un tratto oggi ameno, ma che nella discesa verso Kanal schiude una dolcezza liquida e scorci di quiete e bellezza d’altri tempi. Il testimone passa qui ad Alex Devetak, da Šempeter Vrtojba a Nova Gorica, lungo una piana fertile fra fiori e frutti, verso la città “gemella” di Gorizia, concepita ed edificata all’indomani del secondo conflitto mondiale.

Si giunge così al di là del confine, in Italia, dove Angelo Floramo offre il suo video racconto verso Savogna d’Isonzo e Gradisca: fra storie, osterie, lingue parlate o sognate. Si prosegue con Antonella Sbuelz in direzione di Sagrado, di Gradisca e della “Bisiacaria”, fino a Ronchi dei Legionari, fra l’eco dell’impresa dannunziana, i versi di Giuseppe Ungaretti e il ricordo di infiniti altri fanti, per sempre “giovani” nelle trincee che li hanno inghiottiti.

A suggello dell’ultimo tratto il video racconto dello scrittore Luigi Nacci ambientato a Turriaco: giunti ormai alla foce del fiume che si fonde nel grande Adriatico, e si spalma attraverso il Parco e un’oasi naturalistica di rara bellezza.

La partecipazione è libera e gratuita. I sei videoracconti resteranno disponibili sul canale YouTube della Fondazione Pordenonelegge.it e nella piattaforma degli eventi GO! 2025 / GECT. Sono partners del progetto Confindustria alto Adriatico, CCIAA della Venezia Giulia, KineKasca/CineMattic e il Consorzio Universitario di Pordenone/UniPordenone.  

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