IL FESTIVAL
Sei appuntamenti per il primo Festival del Dialogo Interreligioso a Gorizia, ecco 'Terre di Pace'
		Dal 29 ottobre al 2 novembre 2025, la città accoglierà incontri, spettacoli e musica gratuiti dedicati al dialogo tra culture e fedi religiose completamente diverse fra loro.
GO! 2025 ripropone un momento di incontro fra le diverse visioni del mondo, con spettacoli con temi di attualità che arrivano per la prima volta nel nostro territorio. Tutti ad ingresso gratuito. A proporli è Terre di pace, il primo Festival del dialogo interreligioso che si svolgerà a Gorizia da mercoledì 29 ottobre a domenica 2 novembre. Il programma è stato completamente "costruito" dal laboratorio interreligioso composto dai rappresentanti di cristiano-cattolici, buddisti, mussulmani, ebrei e cristiano metodisti che, coordinati dal Comune di Gorizia, hanno deciso, di lavorare assieme, nel rispetto dell'identità di ciascuno.
Ad aprire il festival sarà Paolo Mieli, alle 20.30 in auditorium, che dialogherà con il vicedirettore di Nem con delega al Piccolo, Fabrizio Brancoli su "Il ruolo delle religioni nelle guerre di ieri e di oggi". Il giorno successivo, giovedì 30, sempre alle 20.30, sarà il momento di “Love’s Kamikaze”: firmato da Mario Moretti e diretto da Claudio Boccaccini che affronta con intensità il rapporto tra Naomi e Abdel, lei israeliana e lui palestinese. Sullo sfondo della tensione mediorientale, la loro vicenda diventa metafora di riconciliazione e di ricerca di un futuro condiviso.
Venerdì 31, alle 20.30 Palazzo de Grazia uno straordinario momento musicale con “Borderless Singing”: un viaggio intenso e coinvolgente, dove voci corali e armonie raffinate si intrecciano per creare un’esperienza emotiva e suggestiva con il coro della Chiesa Metodista Coreana di Roma.
Sabato primo novembre, ancora alle 20.30 si potrà ammirare l'incredibile spettacolo “Un ponte tra le fedi” con la cerimonia dei Dervisci rotanti. Un viaggio ipnotico tra musica e danza, dove movimento e ritmo creano un’esperienza sensoriale e visiva straordinaria. Guidati dal Maestro Sadreddin Özçimi, accompagnati da grandi musicisti e dal cantante Ahmet Şahin, i Semazen interpretano il Sema trasformando il palco in un turbine di armonia e grazia. Uno spettacolo che incanta e coinvolge, evocando equilibrio, bellezza e trascendenza.
Domenica 2 novembre alle 10.30, proporrà un evento di grande impatto emotivo, “Nathan il saggio” portato in scena dalla Compagnia del Pane. È il capolavoro di Gotthold Ephraim Lessing, ambientato nella Gerusalemme delle Crociate. Un dramma illuminista che, con sorprendente attualità, interroga le religioni monoteiste e invita a credere nella saggezza del dialogo.
A chiudere il festival, alle 21 al teatro Verdi,  sarà “Suoni di fraternità”: concerto per la Pace che unisce musica, ritmo ed emozione, in cui il Gen Rosso trasforma il palco in un mosaico di suoni, luci e voci provenienti da quattro continenti. Tra ritmi pop/rock e contaminazioni etniche, le canzoni guidano il pubblico in un viaggio di speranza, fraternità e condivisione, celebrando le risorse positive e il potenziale di ogni persona. Un’esperienza coinvolgente che invita a riscoprire l’umanità e l’unità tra i popoli. 
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