La storia della famiglia de Claricini Dornpacher, apre la mostra a Ronchi

La storia della famiglia de Claricini Dornpacher in mostra a Ronchi

in Villa Vicentini Miniussi

La storia della famiglia de Claricini Dornpacher in mostra a Ronchi

Di Redazione • Pubblicato il 12 Nov 2022
Copertina per La storia della famiglia de Claricini Dornpacher in mostra a Ronchi

Mercoledì l'apertura, la storia della famiglia e gli intrecci con i Settimìni di Pieris.

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Si inaugura mercoledì 16 novembre alle 18, nella sede del Consorzio culturale del Monfalconese di Villa Vicentini Miniussi a Ronchi dei Legionari, la mostra dedicata alla famiglia de Claricini Dornpacher. Il Ccm-Ecomuseo Territori, dalla sua fondazione impegnato nella valorizzazione della storia del territorio, è partner del progetto dedicato al ruolo culturale dei de Claricini nel Goriziano. L'esposizione è composta da dieci pannelli che raccontano la storia dei de Claricini da Cividale a Gorizia, realizzati dall’associazione Musei Formentini della vita rurale Onlus e dalla Fondazione de Claricini Dornpacher.

Il tutto si inserisce appunto all’interno del progetto regionale di divulgazione della cultura umanistica “Il ruolo storico dei de Claricini nel Goriziano”, che punta a valorizzare il ramo goriziano di questo importante casato. La nobile famiglia, stando alla documentazione storica, giunse nel Duecento da Bologna a Cividale del Friuli, e un suo ramo si trasferì nel Goriziano a fine Settecento. Grazie a un Qr code creato ad hoc sarà inoltre possibile ascoltare le storie legate ai de Claricini attraverso innovativi podcast, anche in sloveno, friulano e tedesco.

La mostra è quindi arricchita da uno strumento inclusivo che favorisce coloro che hanno difficoltà nella lettura. Sono partner del progetto, inoltre, la Fondazione de Claricini Dornpacher, le associazioni èStoria e Lucecultura, l’Università di Udine, i Comuni di Gorizia, Cividale e di Moimacco, la Biblioteca Statale Isontina di Gorizia. Alessandro de Claricini possedeva una proprietà a Pieris, da dove nel 1866, durante la Terza guerra d’indipendenza italiana, la moglie scappò col resto della famiglia, raggiungendo il marito a Gorizia.

“Erano stati veduti degli Italiani a Fiumicello e per attendersi un attacco, il colòno Olivo aveva condotto il fieno da noi e lasciato in custodia nostra il suo paio di buoi. Varie famiglie di Pieris hanno consegnato a mia moglie biancheria ed altri oggetti in deposito”, scrisse nei diari il proprietario fondiario. Nello stesso anno, de Claricini accolse nella sua tenuta degli esperimenti sulla bachicoltura. “Il presidente della Società agricola di Gorizia - si legge in un libro austriaco - ha offerto la sua tenuta di Pieris per questa stazione di ricerca, che si rivela adatta in quanto fornisce fogliame per mille bozzoli, con un'attrezzatura completa per la costruzione della seta e un appartamento per il capo della commissione”.

Alcuni anni dopo fu istituita una Stazione sericola anche a Vermegliano, ora frazione di Ronchi dei Legionari, allo scopo di avviare con l'uso del microscopio il confezionamento di sementi, secondo il sistema cellulare, e ad assistere gli allevatori di filugelli del circondario. Il 15 settembre 1867 Claricini ospita nei suoi possedimenti a Pieris i partecipanti all’adunanza autunnale, che si teneva poco distante a Monfalcone, della Società Agraria di Gorizia, di cui era presidente. Dal 1879 risulta proprietario con la moglie dei beni Settimìni di Pieris, dalla villa - il Palàz de Fugazèta - ai possedimenti, ma muore l’anno successivo e gli eredi cederanno tutto nel 1883.

Tra il 1870 ed il 1880 il fratello Leopoldo eseguì un disegno a carboncino della villa che, acquistata nel 1907 dalla Deputazione comunale, è stata utilizzata come sede municipale di Pieris sino al 1996, diventando dal 2012 sede della viblioteca comunale. All’inaugurazione saranno distribuite le card con il Qr code che rimanda direttamente ai podcast. La mostra resterà aperta al pubblico fino a venerdì 25 novembre, giovedì 17 e venerdì 18 novembre dalle 9 alle 13, lunedì 21 novembre dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17, martedì 22 novembre dalle 9 alle 13, mercoledì 23 novembre dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17, giovedì 24 e venerdì 25 novembre dalle 9 alle 13.

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