I segreti della necropoli di Villanova di Farra nella tesi di Marco Meneghini

I segreti della necropoli di Villanova di Farra nella tesi di Marco Meneghini

LA PRESENTAZIONE

I segreti della necropoli di Villanova di Farra nella tesi di Marco Meneghini

Di REDAZIONE • Pubblicato il 09 Ott 2025
Copertina per I segreti della necropoli di Villanova di Farra nella tesi di Marco Meneghini

L’evento si terrà giovedì 16 ottobre alle 18.30 alla sala civica a Farra d’Isonzo, con la presentazione dei risultati delle sue ricerche. Focus su oggetti inediti dei siti sepolcrali.

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Giovedì 16 ottobre, alle 18.30, alla sala civica di via Zorutti 1, a Farra d’Isonzo, il dottor Marco Meneghini presenterà la propria tesi di laurea magistrale sulla necropoli tardoantica - altomedievale di Villanova di Farra, sicuramente uno fra i più interessanti siti sepolcrali dell’Isontino. L’evento, organizzato dal Comune di Farra d’Isonzo, in collaborazione con la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia, contribuisce alla conoscenza di un sito poco noto e non ancora del tutto studiato che si colloca nel territorio del comune isontino.

L’area di Farra risulta particolarmente ricca di evidenze di alto interesse storico, fra cui il Ponte Romano sull’Isonzo, il Pons Sonti, per secoli via di transito verso l’Europa dell’Est e oltre, per il Vicino Oriente.

Marco Meneghini, classe 1973, goriziano, da più di vent’anni vive in Trentino ma ha mantenuto vivo l’interesse per la storia della propria terra d’origine, intraprendendo un percorso di studi in archeologia che lo ha portato a conseguire la Laurea Magistrale nel corso interateneo delle Università di Ferrara, Modena - Reggio Emilia, Trento e Verona, nel novembre del 2024.

Relatrice della tesi, è la professoressa Elisa Possenti dell’Università degli studi di Trento; correlatrice, la dottoressa Martina Andreoli dello stesso ateneo.

L’oggetto dello studio è un sepolcreto composto da circa un centinaio di tombe, scoperte fortuitamente nel 1987 nelle campagne di Villanova di Farra e scavate negli anni successivi sotto la direzione della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia. Le tombe, di diverso tipo (a incinerazione, a inumazione in terra e a cassa di arenaria) abbracciano una cronologia molto ampia: dal primo al settimo secolo d.C., con una continuità di utilizzo del sito a fini sepolcrali per almeno cinque secoli.

Il neolaureato, nella sua esposizione, illustrerà i risultati delle ricerche condotti nell’ambito della propria tesi, incentrata, in particolare sullo studio degli oggetti provenienti dai corredi delle tombe, moltissimi inediti e mai catalogati.

Attraverso la classificazione tipologica e la datazione dei molti reperti rinvenuti, come recipienti in ceramica, bicchieri in vetro, coltelli, monete, oggetti di ornamento e abbigliamento, si è potuta ipotizzare una cronologia delle sepolture e delle fasi di sviluppo nella necropoli nel tempo e nello spazio, da mettere poi a confronto con i principali eventi storici che hanno interessato la nostra zona, in stretta connessione con la metropoli di Aquileia ed il suo porto e la viabilità di epoca romana che transitava poso distante dal sito, ponendo in comunicazione la parte occidentale ed orientale dell’Impero.

Lo studio ha permesso di individuare dei nuovi aspetti legati al sepolcreto, finora mai evidenziati, e che possono costituire un contributo importante per la comprensione, in generale, della continuità insediativa fra la tarda antichità e l’alto medioevo nella regione.

Anche se non mancano pubblicazioni inerenti la necropoli non esiste, finora, una pubblicazione organica sulla necropoli, comprendente il catalogo degli oggetti, che è stato redatto dal neodottore proprio in occasione di questo studio.

Gli aspetti da approfondire, comunque, sono molteplici ma lo scopo della tesi proposta è quello, oltre che di portare a conoscenza più vasta un sito archeologico estremamente interessante, anche di costituire una base per ulteriori sviluppi di ricerca in altri ambiti disciplinari.

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