LA RICHIESTA
Segnalazione - A Gorizia una famiglia cerca casa dopo un incendio

Due bambini, un terzo in arrivo e nessun tetto, l’Unità Pastorale Porta Aperta lancia un appello per offrire ospitalità a una famiglia rimasta senza dimora dopo il rogo in via Trieste.
L’avviso ci arriva da don Nicola Ban, parroco dell'Unità Pastorale Porta Aperta di Gorizia. Una famiglia di quattro persone si trova in difficoltà, rimasta senza casa dopo lo scoppio di un incendio nel loro appartamento. Si invita chiunque possa offrire una soluzione a contattare il centro Centro di Ascolto dell’Unità Pastorale Porta Aperta. (A.C.)
Lo scorso 31 marzo un appartamento in via Trieste abitato in affitto da una famiglia nigeriana con due figli, regolarmente residenti a Gorizia, è andato a fuoco per cause ancora da accertare. La notizia apparsa sul giornale raccontava che i familiari avevano trovato ospitalità grazie all’aver, dopo aver perso tutto ciò che avevano. La realtà è che, dopo una notte passata in albergo a carico delle parrocchie della città, i congiunti hanno trovato provvisoriamente riparo in un appartamento di via San Giovanni, di proprietà della Fondazione Ermacora e Fortunato.
Dopo due mesi di ospitalità gratuita, si trovano di nuovo in cerca di una dimora. In altre situazioni simili, grazie all’Ater, si è riusciti a trovare una soluzione all’emergenza abitativa. Stavolta sembra che ogni strada sia sbarrata. Tra poco una famiglia di quattro persone, con due minori e un terzo figlio in arrivo, rimarrà senza un luogo in cui stare.
Se c’è qualcuno che può offrire una soluzione, scriva al Centro di Ascolto dell’Unità Pastorale Porta Aperta: portaperta.cda@gmail.com

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