Sede della Lega a Monfalcone, Bearzi: «L’utilizzo è legittimo»

Sede della Lega a Monfalcone, Bearzi: «L’utilizzo è legittimo»

IL PUNTO

Sede della Lega a Monfalcone, Bearzi: «L’utilizzo è legittimo»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 10 Feb 2024
Copertina per Sede della Lega a Monfalcone, Bearzi: «L’utilizzo è legittimo»

Si tratta di un locale classificato come d’affari, un ibrido tra direzionale e commerciale. L’attività politica è permessa. Cisint «basta accuse a chi lavora».

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Questa mattina, sono stati il sindaco di Monfalcone Anna Maria Cisint e il segretario provinciale della Lega Paolo Bearzi a fare chiarezza sull’interrogazione presentata dal Pd lo scorso 1° febbraio – firmata dai consiglieri Lucia Giurissa, Paolo Frisenna e Bhuiyan Sani – sulla congruità tra destinazione d’uso e utilizzo effettivo delle sedi associative, sportive e dei partiti. In particolare, la conferenza stampa di oggi ha riguardato la sede della Lega di viale San Marco, 39 «finita sotto l’attacco mediatico del Centrosinistra». All'incontro ha preso parte anche il consigliere regionale della Lega, Antonio Calligaris.

«Non c’è nulla di più falso – spiega Bearzi - l’edificio, costruito nel 1963, venne classificato con la vecchia nomenclatura come locale d’affari, che permetteva una destinazione ibrida: sia commerciale che direzionale. Dall’epoca il locale in questione ha sempre mantenuto la doppia destinazione d’uso. Le norme vigenti individuano la destinazione d’uso direzionale come quella corretta per le sedi dei partiti. Quindi è tutto perfettamente in regola».

«La Lega opera in un locale compatibile con le attività di partito – sono le parole del sindaco Anna Maria Cisint – prima di accusare bisogna verificare. Siamo stanchi di accuse gratuite e sbagliate».«È troppo facile accusare chi lavora di cose che sistematicamente non sono realistiche» aggiunge Cisint.  L’edificio risale quindi al 1963. L’anno successivo ha ottenuto l’agibilità e da allora la destinazione d’uso non è cambiata in quanto non è stata oggetto di successive opere edilizie.

È valso quindi il principio «tempus regit actum». Vale a dire che «ogni atto è regolato dalla legge del tempo in cui esso si verifica». Ciò vuol dire che tutto si riconduce alle norme originarie del 1963 e alle successive (“Legge Ponte”, la 765 del 1967). Anche la Legge Regionale 19 del 2009 permette che le sedi dei partiti siano allocati in locali direzionali come quello di viale San Marco.

Riferendosi ancora al Pd, il sindaco Cisint ha dichiarato: «le loro azioni non hanno tutelato nessuno». «Chiudendo le moschee illegali noi abbiamo deciso di combattere una battaglia scomoda per la legalità e la sicurezza di tutti e contro gruppi di potere anche di comunità straniere – conclude il primo cittadino – noi non facciamo quello che vogliamo, prima di agire verifichiamo con cura e prudenza”.

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