La posizione della prima cittadina
Scuole monitorate a Monfalcone, Cisint critica le misure del governo

"Un provvedimento concreto e calato nella realtà, a differenza del recente Dpcm, del tutto inapplicabile": l’ordinanza 39 emanata venerdì dal governatore Fedriga sulle misure da adottare in ambito scolastico per il contenimento e la gestione del contagio incassa il favore del sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, costantemente in contatto con i dirigenti scolastici degli istituti monfalconesi per monitorare la situazione e prendere tutti gli accorgimenti necessari ad assicurare lo svolgimento dell’attività scolastica in sicurezza.
“Il provvedimento del presidente Fedriga è molto importante, perché è un fatto che la riduzione degli spostamenti consente di limitare i danni. L’ordinanza prevede molti punti su cui sono d’accordo, a cominciare dalla precisazione che in un’ottica di omogeneità di trattamento tra le classi nell’utilizzo della didattica in presenza e di quella on-line si preveda l’eccezione delle classi del primo e dell’ultimo anno per le quali si privilegia nell’organizzazione delle lezioni una maggiore attività in classe. Una misura questa he ci era stata segnalata come determinante dagli stessi dirigenti scolastici. Concordo poi con l’autonomia lasciata ai dirigenti scolastici, perché ogni scuola ha le sue peculiarità, come la necessità di svolgere attività in laboratorio, quindi in presenza, o di soddisfare le esigenze degli studenti fragili, per i quali tendenzialmente è più utile seguire le lezioni in classe, anche come aiuto alle famiglie in un momento tanto complicato”, spiega il sindaco.
A questo punto il primo cittadino ritiene sia quanto mai importante lavorare su due aspetti: “Date le circostante dobbiamo valorizzare al massimo l’aspetto tecnologico e puntare più che mai sulla condivisione delle idee tra istituzioni locali e scuole, cosa che a Monfalcone stiamo mettendo in pratica già da prima dell’emergenza Covid”.
Un’ordinanza quindi doverosa e applicabile, a differenza del recente Dpcm, continua il sindaco: “L’ultimo Dpcm prevede situazioni inapplicabili, a cominciare dalla decisione di far entrare i ragazzi a scuola alle 9, come se questa fosse la soluzione al problema della mobilità, o di prolungare l’orario al pomeriggio, senza tener conto del pranzo degli alunni. Al di là del fatto che non ci sono nemmeno gli insegnanti per coprire il prolungamento orario, trovo poi che il provvedimento sia profondamente irrispettoso della vita privata di studenti e famiglie: non è stato proprio considerato né chi svolge attività extrascolastiche né l’organizzazione famigliare. Stiamo anche assistendo a uno spreco assurdo di risorse, come nel caso dei banchi nuovi, che stanno arrivando in istituti che non ne avevano chiesti perché avevano già attrezzature nuove a disposizione”.

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