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«Si salvi la scuola di Fossalon!»: unanimità del consiglio comunale di Grado per il plesso scolastico

Dall'assise

«Si salvi la scuola di Fossalon!»: unanimità del consiglio comunale di Grado per il plesso scolastico

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 18 Gen 2023
Copertina per «Si salvi la scuola di Fossalon!»: unanimità del consiglio comunale di Grado per il plesso scolastico

Maggioranza e opposizione, dopo due ore di dibattito davanti a un folto pubblico di genitori e residenti, hanno trovato un punto d'incontro, si tenterà anche la strada nazionale.

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È stata votata all’unanimità, dopo ben due ore di dibattito in aula, la delibera con la quale l’intero Consiglio comunale ha inteso dare un preciso indirizzo politico e decisionale, per quanto nelle mani delle amministrazioni locali in tema di proposta scolastica, per quanto riguarda la scuola elementare di Fossalon. Una questione che si ripete, dopo le difficoltà sorte già lo scorso anno e che avevano rischiato di non veder partire una classe prima – come, tra l’altro, già accaduto ben due anni fa – con il conseguente problema di ridimensionamenti.

Quest’anno, però, lo spauracchio è arrivato da un questionario, fornito ai genitori, nel quale la precisa domanda sull’eventuale desiderio di aprire una sezione a “tempo pieno” alla Dante dell’Isola della Schiusa ha portato quindici famiglie, poi scese a tredici con il ritiro dall’interessamento di due firmatari, a dichiararsi interessati al progetto. Che, alla fine, avrebbe, poi, comportato seri cali di numeri alla scuola a tempo pieno di Fossalon. Proprio su questo tema si è acceso il dibattito che ha visto, come detto, per ben due ore, confrontarsi maggioranza e opposizione.

La richiesta della delibera è chiara: “continuare a garantire – si legge – l’alta funzione pubblica dell’attività didattica della Scuola Primaria di Fossalon per il tramite della costituzione della classe prima per gli anni scolastici 2023/2024, 2024/2025 e 2025/2026 e successivi, così come già in essere per l’anno scolastico 2022/2023”. Oltretutto la richiesta è stata quella di “disporre la trasmissione del presente provvedimento al Presidente della Giunta Regionale, all’Assessore Regionale al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia e al Dirigente Scolastico dell’I.C. M. Polo di Grado affinché ciascuno - per quanto di propria competenza - sia parte attiva nel concorrere alla tutela generale della collettività e in specie a garantire la prosecuzione dell’attività didattica della predetta Scuola Primaria di Fossalon”.

“Riteniamo necessario – ha esordito il sindaco, Claudio Kovatsch – avere la scuola di Fossalon viva e aperta. Questo documento, che invieremo ai vertici regionali e nazionali, è frutto della riflessione della maggioranza che ha, poi, voluto convocare i capigruppo per fare in modo che tutte le forze politiche convergessero verso la necessità di mantenere la scuola”. Va fatto notare che, prima del consiglio, e anche durante lo svolgimento dell’assise, un nutrito gruppo di insegnanti, genitori e di cittadini di Fossalon ha voluto riempire l’aula.

L’opposizione, come anticipato, ha utilizzato il questionario come oggetto del dibattito: “Il 29 novembre è uscito il questionario, un problema visto che già l’altro anno c’erano stati problemi per quanto riguardava l’apertura della scuola. Una serie di domande da porre solo dopo, in caso, la conclusione delle iscrizioni o chiedendo singolarmente alle famiglie la propria preferenza”, ha sottolineato Sara Polo. “Così ci sono due fazioni di genitori. La scuola di Fossalon è tenuta aperta da genitori che portano i bambini da Grado: allo stesso tempo sono stati illusi i genitori gradesi e calpestato la dignità dei genitori di Fossalon”.

L’incremento dei servizi per la frazione è stato il tema principale dell’intervento di Maurizio Delbello: “Voi – ha ribadito riferendosi alla maggioranza – avete il compito di incrementare i servizi finché si possono mantenere. Quando non ci saranno più alunni si prenderanno provvedimenti. Fino a quel punto bisogna mantenerla aperta con tutte le strategie e le opportunità che la politica consente.

Sulla proposta formativa ha puntato Marco Zorz mentre Adriano Ritossa ha voluto rimarcare la necessità di “pensare a una serie di servizi per poter far rimanere le giovani coppie a Grado e attirare abitanti in questo territorio con una seria visione demografica”. Fabio Fabris, invece, ha chiesto “vorrei che sia un voto fortemente convinto dell’importanza che ha questa scuola a Fossalon e del percorso formativo che vi viene proposto all’interno. Non una delibera di facciata per salvare una situazione”.

Chiara la risposta sia del sindaco Kovatsch, che ha voluto assumersi “la responsabilità per il questionario che è stato sottoposto ai genitori”, che dell’assessore all’istruzione Raffaella Marin. “Non si parla di bambini di Grado e bambini di Fossalon perché il nostro comune è unico pur offrendo due servizi scolastici, uno alla Dante dell’Isola della Schiusa e uno a Fossalon. Mandare i bambini alla scuola in località Fossalon non è mandare i bambini fuori Grado”. “Un questionario – ha concluso Marin – non ha la stessa valenza del modulo di iscrizione che viene scaricato dal sito ed è stabilito a livello ministeriale. Qui tutti sosteniamo la scuola senza contrasti di tipo politico”.

La quadra è, comunque, arrivata ponendo, almeno a livello politico decisionale, un punto fermo all’interno di una situazione sicuramente non semplice. Sarà, però, solo la chiusura delle iscrizioni, il 30 gennaio, a dare la certezza matematica dell’avvio di una classe prima a Fossalon.  

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