il caso
Dipendente scopre di essere positiva in università, scatta l'allarme a Gorizia

Lezioni spostate online e controlli agli altri dipendenti. Emergenza poi rientrata.
Ha scoperto di essere positiva quando si trovava già a Gorizia, “barricandosi” per alcune ore in portineria. Questa mattina, nella sede universitaria di via Alviano è emersa la positività di una dipendente, dopo che la stessa aveva fatto il tampone il giorno prima. L’esito le è stato comunicato quando ormai si trovava già in città per recarsi al lavoro, vedendosi costretta a rimanere chiusa temporaneamente nella sede prima di tornare nella propria abitazione, in isolamento.
La scoperta ha subito fatto scattare l’allarme tra docenti, studenti e personale della sede dell’Università di Trieste, con l’annullamento delle lezioni in presenza per tutta la giornata. Una misura resa necessaria per permettere di sanificare gli ambienti dell’ex seminario, in particolare quelli in cui era stata la persona risultata contagiata, oltre che fare un ciclo di ulteriori tamponi al personale che ha avuto contatti diretti con lei. Sul posto, è arrivata anche la polizia.
La presenza delle forze dell’ordine, in ogni caso, alla fine non è risultata necessaria, con gli stessi agenti rimasti fuori dal plesso. Spiazzati dalla novità, i professori hanno avuto due opzioni: spostare momentaneamente le lezioni in didattica a distanza o rinviarle completamente per quel giorno. Grazie alla già predisposta piattaforma, il disagio è stato contenuto. Da domani, comunque, tutto tornerà alla normalità, mentre sono una decina i dipendenti che l’Azienda sanitaria ha monitorato per sicurezza.
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