la conferenza
Alla scoperta del modello Gorizia, 11 delegazioni europee sul confine

Due giorni di incontri tra le due città, focus su progetti transfrontalieri.
Si è concluso ieri a Gorizia il terzo incontro europeo nell'ambito del progetto Bridge-Building relationship into a democratic goal for Europe, occasione di intensa collaborazione e conoscenza reciproca tra esperti e tecnici da tutto il Vecchio continente. Due giorni di dibattito che ora saranno replicati sul confine serbo-bulgaro e lettone-lituano, portando in riva all'Isonzo 11 organizzazioni e città da 10 Paesi: Portogallo, Spania, Bulgaria, Serbia, Ungeria, Slovakia, Cipro, Lituania e Lettonia, Slovenia e Italia.
Queste ultime sono state rappresentate dal Gect Go, con un contesto territoriale simile a quello delle due Gorizie. Il progetto punta a promuovere la cittadinanza e la coesione sociale transfrontaliera e utilizza gli incontri internazionali per condividere le migliori pratiche ed esperienze che ciascuna delegazione adotta per affrontare fenomeni transfrontalieri. La prima giornata, tenutasi martedì, le delegazioni si sono riunite al Xcenter di Nova Gorica, con i saluti del sindaco Klemen Miklavič, del vicesindaco di Gorizia Stefano Ceretta e della direttrice del Gect, Romina Kocina.
Il vicedirettore dell'ente di cooperazione, Tomaž Konrad, ha quindi presentato il ruolo dell'organizzazione, mentre Vesna Humar e Kaja Širok hanno presentato i progetti legati al titolo di Capitale europea della cultura 2025. I vari gruppi hanno poi presentato i loro progetti di costruzione di collaborazione transfrontaliera. "È stata per noi e per tutti i partecipanti un'occasione unica per scoprire le iniziative portate avanti dagli altri enti in Europa" il commento del Gect in una nota, mentre il pomeriggio è proseguito con una visita guidata in bici a cavallo del confine.
Nella seconda giornata della conferenza, i delegati europei sono stati accolti al Kulturni Dom di Gorizia dal sindaco Rodolfo Ziberna. Come il giorno precedente, i presenti si sono confrontati sulle rispettive realtà. Dopo la visita del castello e di via Rastello, il pomeriggio è stato dedicato alla scoperta del Monastero di Castagnevizza, del parco del municipio di Gorizia e della passerella sull’Isonzo a Salcano.
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