Botta e risposta
Scontro politico su Tari e Isa, Bullian: «A Monfalcone operazione di dubbia legittimità»

A spalleggiare Bullian arriva Morsolin. Cisint ferma sulle proprie posizioni, «sappiamo amministrare bene».
Non si placa lo scontro politico, acuito evidentemente dalle elezioni amministrative sempre più vicine, sulla questione delle tasse rifiuti. Polemica che ha investito anche le decisioni recenti sulla partecipata Isa Ambiente.
Dopo le parole di risposta del sindaco uscente di Monfalcone, Anna Cisint, alle sue parole, il sindaco di Turriaco, Enrico Bullian, tiene a “specificare come il sistema funziona. C’è un'Autorità regionale (Ausir) deputata per legge a validare il Piano economico Finanziario (PEF) nel nostro caso di Isontina Ambiente (ISA) che nel 2022 produce un aumento medio nell’Isontino dell’11%. Per Monfalcone, semplificando, l’Autorità valida un PEF che passa da 4,5 milioni di euro a 5. Quindi sono circa 500mila euro in più. Se poi Monfalcone li copre con fiscalità generale o con altre alchimie, posto che altri verificheranno la legittimità di tali operazioni, ciò non significa che non sono visibilmente aumentati i costi per la gestione dei rifiuti, ma che Monfalcone sceglie di coprirli in parte con le tariffe e in parte con altri fondi sempre pubblici”.
“Tuttavia, ciò che non mi piace non è questa operazione, che ritengo spregiudicata e di dubbia legittimità, ma il fatto che Cisint, Felcaro e Ziberna, abbiano disertato l’Assemblea Regionale di Ausir del 26 maggio dove si deliberavano questi PEF, e dove avrebbero potuto intervenire e spiegare dove, come e perché gli sembravano sbagliati i calcoli. E siccome nell’Assemblea regionale rappresentavano i Comuni dell’Isontino, ritengo sia opportuno che i restanti Comuni dell’Isontino dicano che non hanno per niente apprezzato questa fuga dalle responsabilità. Il fatto che siano in campagna elettorale è un diversivo che ha usato Cisint, ma che non c’entra nulla”, così ancora Bullian.
“Un altro dato interessante sarebbe confrontare l’indebitamento dei Comuni, calcolato anche su base pro capite. Proprio nel Consiglio comunale di ieri abbiamo deliberato l’estinzione anticipata di quattro mutui e ne rimarrà uno solo attivo. Quindi se, come dice Cisint, di “modello Bullian” o, meglio, di “modello Turriaco” si tratta, questo rappresenta il contrario di quello che intende lei: tassazione e indebitamento più bassi possibile, dimostrabile oggettivamente, ma nel rispetto delle regole e delle prerogative delle Autorità e degli enti di garanzia. Su questi argomenti sono disponibile a un dibattito in contradditorio: sono temi complessi che non si prestano alla caciara che sta montando, ma che meritano un approfondimento”, conclude Bullian.
A spalleggiare il sindaco di Turriaco è anche La Sinistra per Monfalcone. “Congelare le tariffe mentre Isontina Ambiente affoga nel disavanzo è come continuare a lasciare suonare l'orchestra mentre il Titanic affonda”, precisa Cristiana Morsolin. “Lo diciamo da tempo: la politica deve fare la politica e i tecnici devono fare i tecnici. Quando si cerca di stressare la macchina a favore di una politica di propaganda, il rischio è che salti l'intera baracca. Oggi, davanti alla certezza contabile dei rincari, una vera "bomba rifiuti" calata nella discussione politica, la sindaca e il suo assessore alle scovazze (come ama autodefinirsi) cercano di minimizzare”.
“Una società, i cui vertici sono stati decisi dal centro destra isontino, viene di fatto sfiduciata dalle dichiarazioni dei propri esponenti politici, che parlano di piani sbagliati. Ma se i piani e i conti non sono quelli giusti, perché Cisint e soci hanno deciso di disertare l'assemblea dove si prendevano le decisioni? Chi amministra, ha la responsabilità di agire la politica come strumento di indirizzo e le assenze sono scelte, non casualità”, conclude la candidata.
Si è fatta sentire anche Anna Cisint che ha ribadito: “A Monfalcone la Tari non cresce. Spiace – prosegue il sindaco uscente - constatare che non ci sia gioia da parte dell’opposizione nell’apprendere la notizia. Capisco che dia fastidio il fatto che sappiamo amministrare ma ancora una volta la sinistra si conferma soggetto che ama far pagare le tasse ai cittadini e alle imprese.
Nel 2022 la delibera che conferma l’approvazione delle tariffe 2021 è una realtà come avevamo già detto e parlano i fatti che sono appunto questi. Nel 2022 si pagherà la stessa tassa immondizia del 2021 perché abbiamo operato in maniera corretta, trasparente contestando l'inserimento nel PEF di cifre portate a costo che non sono corrette. L’abbiamo fatto sin da subito perché abbiamo a cuore il potere d’acquisto dei cittadini e il contenimento dei costi di artigiani e commercianti. Per questo controlliamo in maniera in maniera puntigliosa ogni questione diretta o indiretta ove siano a pregiudizio risorse pubbliche”. “La mia – conclude Cisint - è una crociata a tutela dei cittadini perché trovo inaccettabile che la sciatteria amministrativa diventi un costo per i cittadini e le piccole imprese”.
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