Lo sciopero per il clima unisce il confine, sabato il corteo a Gorizia

Lo sciopero per il clima unisce il confine, sabato il corteo a Gorizia

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Lo sciopero per il clima unisce il confine, sabato il corteo a Gorizia

Di Redazione • Pubblicato il 05 Ott 2023
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La giornata sarà divisa in numerosi momenti: l'inizio sarà alle 13.30 con ritrovo in piazza della Vittoria, poi l'arrivo in piazza Transalpina.

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Si scaldano i motori per il nuovo Sciopero per il clima, organizzato dai comitati Fridays for Future di Gorizia e Trieste insieme ai ragazzi sloveni di Mladi za podnebno pravičnost. Anziché venerdì, questa volta la mobilitazione sarà sabato pomeriggio e coinvolgerà Gorizia e Nova Gorica, partendo dal centro della prima e giungendo fino in piazza della Transalpina. Una collaborazione che rappresenta "il primo passo nel processo di costruzione di un fronte comune per la giustizia ambientale", commentano i ragazzi in una nota.

La giornata sarà divisa in numerosi momenti: l'inizio sarà alle 13.30 con ritrovo in piazza della Vittoria, alle 14.30 partirà il corteo che attraverserà tutta la città compreso il confine per arrivare in piazza della Transalpina, dopodiché ci sarà possibilità per tutti i collettivi del Friuli Venezia Giulia, della Slovenia e del Veneto di raccontare le loro battaglie quotidiane. Il tutto finirà verso le 17.

"Dagli incendi in Sicilia alle alluvioni in Emilia-Romagna - spiegano gli attivisti -, gli effetti della crisi climatica sono sempre più evidenti nel nostro ambiente. Nonostante la natura ci avverta che non si può continuare così, non cambia nulla. I politici fanno promesse vuote e il capitale, alla ricerca di profitti, continua a distruggere il nostro ambiente naturale. La situazione non è diversa nella vicina Slovenia, che quest'anno è stata quasi completamente sommersa dalle acque e che l'anno scorso è stata colpita dagli incendi del Carso, che si sono estesi anche da noi".

"La situazione è simile nella zona di confine: vicino all'alveo dell'Isonzo, che attraversa entrambi i Paesi, si verificano diversi problemi ambientali da Anhove a Monfalcone. È quindi giunto il momento che le persone su entrambi i lati del confine si uniscano per resistere al potere arbitrario del capitale e per organizzarsi per un domani più giusto e più verde". Per i giovani, questo fronte comune per la giustizia ambientale "deve puntare a un cambiamento radicale dell'intero sistema capitalistico, ma allo stesso tempo deve basarsi su problemi ambientali locali e sulle esperienze delle persone che combattono le lotte ambientali sul territorio".

"A tal fine, proprio il giorno dello sciopero ci concentreremo su diversi esempi di lotte ambientali da entrambi i lati del confine, in modo che le persone possano conoscerle meglio e iniziare a capire che in realtà sono molto simili. È solo attraverso una tale percezione di questo territorio e dei suoi problemi come comuni che i suoi abitanti possono iniziare a unirsi nella lotta per un futuro migliore e più verde per tutti loro".

Gli organizzatori rimarcano che si è solo "all'inizio di questo processo, ma ciò non significa che non abbiamo grandi ambizioni e obiettivi concreti. Tra un anno vorremmo trovarci nello stesso luogo, in numero molto maggiore, con una visione condivisa di una società diversa e richieste chiare allo Stato e al capitale. Il pianeta prima del profitto, il benessere delle persone e della natura prima degli interessi del capitale" concludono.

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