Scienza e natura, gli studenti di Cervignano protagonisti di cinque progetti

Scienza e natura, gli studenti di Cervignano protagonisti di cinque progetti

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Scienza e natura, gli studenti di Cervignano protagonisti di cinque progetti

Di Redazione • Pubblicato il 22 Apr 2021
Copertina per Scienza e natura, gli studenti di Cervignano protagonisti di cinque progetti

L'Isis Bassa Friulana è stata coinvolta in un progetto dell'Università di Udine insieme ad altre scuole. Le idee per guardare al futuro.

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Come raccontare e spiegare la scienza? Come divertirsi con la scienza? Queste le domande da cui è partito l’hackathon “Pulchra Dissemination Hack” organizzato da WAYouth, l'associazione di studenti italiani che svolge attività di peer mentorship e project development nel settore Education, Globe Italia e dall’Università di Udine. All’iniziativa hanno partecipato studenti di tre scuole del Friuli Venezia Giulia, che hanno presentato cinque progetti, ed esperti in diverse tematiche. L’evento rientra nelle attività previste dal progetto europeo Pulchra, coordinato in Italia dall’ateneo friulano.

“Pulchra Dissemination Hack” ha interessato le scuole della rete del progetto, coinvolgendo le delegazioni di studenti dell’Isis “Bassa friulana” di Cervignano del Friuli, Iis “Il Tagliamento” di Spilimbergo e Its “Deledda-Fabiani” di Trieste, che hanno lavorato in cinque gruppi. Obiettivo è incoraggiare e sostenere gli studenti a indagare su questioni ambientali e di sostenibilità nelle loro città. L’ateneo è impegnato con un gruppo di ricerca del dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali (DI4A). L'attività è consistita in un laboratorio di Challenge Based Learning orientato alla comunicazione di iniziative a carattere scientifico.

Il tutto si è sviluppato in modalità telematica dal 29 al 31 marzo, con la restituzione dei risultati il 13 aprile. La sfida affrontata dagli studenti: concepire, sviluppare e promuovere un prodotto o un servizio innovativo che incoraggi un uso consapevole della scienza nel contesto della sostenibilità e che promuova una comunicazione affidabile e accessibile a tutti. Gli studenti delle diverse scuole hanno lavorato insieme in team misti, ognuno dei quali è stato seguito da un mentor esperto dell’organizzazione WAYouth. Ogni team ha così sviluppato un’idea di progetto che è stata presentata a una giuria.

A comporre quest'ultima erano Fiorella Coco, Maurizia Sigura e Lucia Piani dell’Università di Udine, Lorella Rigonat del coordinamento Globe Italia, Marco Faggioli dell’Università di Ferrara esperto in giornalismo e comunicazione e Luca Cadez, consigliere di Legambiente Fvg. Il primo team ha ideato un videogioco educativo e accessibile a tutti, in modo da utilizzare le nuove tecnologie per sensibilizzare i giovani sulle questioni ambientali e di sostenibilità nelle città. Pop-up informativi, un villaggio da costruire e una moneta virtuale, il cui ricavato verrà poi utilizzato per azioni a favore dell’ambiente alla base del progetto.

La seconda squadra si è concentrata su come affrontare gli aspetti della comunicazione scientifica legati all’influenza dei media e dei personaggi di spessore. L’idea è quella di far lavorare insieme studenti, influencer/youtuber e ricercatori delle università per favorire la comunicazione corretta della scienza incentivando il ragionamento, il pensiero critico su ciò che viene comunicato sviluppando strumenti e linguaggi innovativi. I colleghi della terza squadra hanno voluto leggere l’attuale realtà, dove sistemi di studio alternativo sono utilizzabili dalla didattica online per favorire il sapere scientifico in modo divertente, semplice e coinvolgente.

La risposta dei ragazzi è la realizzazione di un gioco a quiz concentrato sui temi della scienza e sviluppato in maniera diversa in base all’età. Attraverso le domande, gli utenti avranno l’opportunità di confrontarsi tra loro, mettersi alla prova e imparare in modo divertente. Il quarto gruppo si è orientato contro la diffusione di false notizie, proponendo un prodotto concreto in grado di rendere più consapevoli e sensibilizzare le persone rispetto ai fatti della scienza talvolta travisati. L’idea progettuale consiste nello sfruttare un packaging sostenibile per la diffusione di informazioni vere, poste a confronto con informazioni false.

Il tutto basato su illustrazioni e messaggi stampati sul packaging dei prodotti di largo consumo, come le uova. Tali messaggi riguarderanno l’ambiente e la sostenibilità. Infine, l'ultima compagine si è dedicata alle aree verdi come spazi per comunicare la scienza. L’idea è quella di trasformare un’area verde in un Parco Smart, dove sarà possibile comunicare e divulgare le informazioni scientifiche in maniera interattiva favorendo l’apprendimento in modo semplice e coinvolgente a persone di ogni età. Lo strumento di comunicazione sono le “giostre” del parco, pensate ed attrezzate in modo da spiegare fatti scientifici.

Foto: Isis Bassa Friulana/Facebook.

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