Quella scia delle panchine bianche, a ricordare che la Libertà di Stampa non è scontata

Quella scia delle panchine bianche, a ricordare che la Libertà di Stampa non è scontata

A San Daniele del Friuli

Quella scia delle panchine bianche, a ricordare che la Libertà di Stampa non è scontata

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 08 Giu 2021
Copertina per Quella scia delle panchine bianche, a ricordare che la Libertà di Stampa non è scontata

La quarta panchina è stata posizionata nella loggia della Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli. Assieme alle sorelle di Torre Annunziata, Ronchi dei Legionari e Roma testimonia la tenacia e la professionalità dei giornalisti.

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È un percorso che richiede impegno e costanza, quello del racconto, da giornalista, di un territorio, ma anche, a livelli ben più ampi del locale, di tematiche che spaziano su più ambiti. E, spesso, ci si scontra con realtà e dinamiche avverse, in grado di generare conflitti, creare paure e divisioni, in una parola: opprimere. E quando si opprimono le persone si rischia anche di chiuderne la possibilità di informare ed essere informati, ledendo non solo un sacrosanto diritto sancito anche dalla nostra Costituzione – si veda l’articolo 21 – che non è solo nazionale ma soprattutto personale ed unico. E il giornalista, in questi casi, ne va di mezzo. Anche con la propria vita.

A rilanciare la necessità di salvaguardare i professionisti dell’informazione, ma anche tutti coloro che quotidianamente sudano e soffrono per raccontare eventi e trame poco piacevoli, è ancora una volta l’associazione Leali delle Notizie di Ronchi dei Legionari. Qualche giorno fa, di fatto, ha posizionato a San Daniele del Friuli, negli spazi della biblioteca Guarneriana, la prima istituzione pubblica, tale, a livello europeo.

Una panchina bianca, la quarta della sua serie, sorella di quelle di Ronchi dei Legionari, Torre Annunziata e del ghetto ebraico di Roma. “L'occasione della sua inaugurazione – ha precisato il presidente del sodalizio, Luca Perrino - è stata resa propizia dall'avvio della nuova edizione del Festival della Costituzione, dedicato quest'anno alla libertà di espressione del pensiero.

Un'occasione resa speciale anche dalle letture di due studenti dell'istituto comprensivo di San Daniele e di Ragogna. “Le parole ed i pensieri sono strumenti potenti – ha detto in particolare Viola Zuccolo - ed è a scuola che noi facciamo “scorta” di esperienze che ci aiutano a crescere come persone. Esistono paesi in cui le persone non sono libere, esistono paesi in cui i bambini non vanno a scuola, esistono paesi in cui è difficile anche solo avere da mangiare e sentirsi al sicuro e allora io penso che siamo fortunati a stare qui a San Daniele del Friuli, questa fortuna la dobbiamo conservare, la dobbiamo difendere e soprattutto non dobbiamo dimenticarci che è il frutto di tanti sacrifici e di una lunga storia”.

Una panchina che, assieme alle altre, è stata realizzata con il legname della Tempesta Vaia e decorate da Cristina Visintini e Irene Capasso. A Ronchi dei Legionari ricorda Daphne Caruana Galizia, a Torre Annunziata Giancarlo Siani ed al ghetto ebraico di Roma i giornalisti e tipografi uccisi nei campi di sterminio. 

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