LA RIQUALIFICAZIONE
Savogna d'Isonzo, pronto il progetto definitivo di Anas per riqualificare la Strada Statale 55

L’intervento interessa anche Gorizia e prevede nuove rotatorie, espropri e modifiche al tracciato. Opposizione critica. Il sindaco Pisk, «espropri decisi dall'azienda pubblica».
Risale al luglio dello scorso anno, la convocazione della conferenza dei servizi che ha deliberato i lavori di adeguamento e riqualificazione della strada statale 55 denominata “dell’Isonzo”, provvedimento che interessa Gorizia e Savogna d’Isonzo. Una riunione indetta da Anas che ha coinvolto i diversi enti ed è ormai approdata al progetto definitivo, creando qualche perplessità fra i consiglieri d’opposizione di Savogna d’Isonzo guidati da Kristian Tommasi: «Ci siamo rivolti al consigliere regionale Marko Pisani per avere chiarimenti sul progetto – rimarca – il quale si informerà presso Anas». «Non è di competenza dell’Edr di Gorizia – conferma Pisani – ma sotto Anas. Cercherò di studiare il tracciato per capire cosa prevede il progetto». Sono quattro, le rotonde previste dal procedimento firmato dall’ingegnere Antonio Marsella: oltre a quella di Gorizia che faciliterebbe l’accesso alle vetture della Guardia di Finanza, si aggiungono le rotonde per Rupa, Gabria e Merna.
«Il Comune dovrebbe farsi portavoce e chiamare i cittadini per vedere dove passa la strada – lamenta Tommasi - valutando cosa intende fare Anas e avanzando modifiche al piano insieme ai cittadini. L’azienda può recepirle e attuare modifiche per venire incontro alle diverse necessità. Per esempio, vicino a Rupa intendono espropriare case a ridosso di una collinetta, quindi dovrebbero tirare via la roccia e fare un muro di contenimento. Mentre dall’altra parte ci sono solo campi, per cui basterebbe spostare il tragitto lì, risolvendo già una parte dei problemi. Abbiamo trenta giorni per i reclami. Se invece che lasciare al cittadino la possibilità di avanzare proposte si facesse avanti il comune, forse avremmo maggiori possibilità di essere presi in considerazione. Il progetto può essere ancora modificato – sottolinea - ma al momento è congelato. Era fermo da agosto dello scorso anno e lo è tuttora».
A intervenire sulla questione di Savogna è il primo cittadino Luca Pisk, che in tutta risposta alla consultazione richiesta dall’opposizione ribadisce come gli espropri siano frutto di una decisione dell’azienda pubblica. «A cosa mira l’interpellanza dei consiglieri?» chiede. «Non è giusto che vengano imposti gli espropri, oppure che si realizzino le quattro rotatorie? Sono anni che il Comune chiede maggior sicurezza per Rupa e Gabria, mentre per Merna ci sarebbero progetti meno impattanti sulle proprietà private». Spiegando poi come in merito agli espropri siano gli stessi privati coinvolti a indirizzare le proprie osservazioni ad Anas. «In merito ai lavori – precisa - l’azienda non ha mai tenuto riunioni per la cittadinanza. Le tre rotatorie passano sul nostro comune, quindi abbiamo presentato le nostre osservazioni, in parte accolte, valutando in merito al Codice della Strada. Se verranno accettate si potranno apportare alcune modifiche; a ogni modo ho chiesto esplicitamente di essere avvisato in merito alla definizione dei lavori, che per disguidi tecnici erano fermi da mesi e non siamo stati avvisati per tempo alla loro ripresa».
Ad avvertire il sindaco dei procedimenti di esproprio è stata però una comunicazione giunta per posta elettronica la scorsa settimana. «Abbiamo ricevuto questa mail in cui ci comunicavano che è stato effettuato un primo passo per gli espropri. Significa che il loro progetto è definitivo, ma non ancora esecutivo, quindi è possibile intervenire. Infine, si terrà la conferenza dei servizi, dove gli enti verranno ascoltati tutti assieme. In quella sede il comune avrà la possibilità di pronunciarsi in accordo o meno, eventualmente votando contro, ma non potrà opporsi agli espropri dettati dalla legge». In realtà, sarebbe sufficiente anche una sola voce in disaccordo per portare l’intervento al naufragio. «Non è possibile – prosegue - solo una rotonda, oppure tre sì e una no. Il progetto è per tutto il complesso: o si lavora sulle quattro rotonde oppure non si fa. È vero che c’è stata poca trasparenza da parte del soggetto proprietario della strada – riconosce - per questo motivo ho proposto ad Anas una riunione con i cittadini; ma non ha avuto interesse a farla». Fra le proposte bocciate dall’azienda, la pista ciclabile che avrebbe potuto collegare Rupa a Merna. «Ci hanno detto di no perché non c’è spazio sufficiente – aggiunge – in quanto una pista ciclabile deve poter disporre di almeno due metri e mezzo. Allargando la strada e inserendo il guardrail, oltre che spostando poi tutti i cipressi, comunque non ci sarebbe stato spazio sufficiente».
Alla sollecitazione di chiarimenti Anas ha risposto soltanto in settembre, informando il primo cittadino in relazione ai termini del decreto 327/2001. «Ho contattato più volte i tecnici – evidenzia – ma da marzo a questa parte Anas non aveva più dato indicazioni, fino alla mail di lunedì mattina. Non possiamo indire una riunione con i cittadini senza che sia almeno Anas presente o dia informazioni adeguate – chiosa - ma se non intende farlo è una sua scelta. In maniera informale ho comunque sentito gli abitanti coinvolti dal progetto, ne abbiamo parlato in gennaio. Mentre per tutti gli altri lavori l’amministrazione ha sempre indetto riunioni. Come nel caso della via Primo Maggio, chiusa per realizzare la fognatura nuova: allora venne richiesta la presenza di Irisacqua, che accettò di presenziare.
Al momento c’è solo da capire il problema normativo delle osservazioni che ci sono state negate. Dopodiché è necessario decidere: intendiamo davvero realizzare le rotonde? È necessario mettere in sicurezza quelle strade in cui a prevalere è la velocità piuttosto che la vita. Il progetto nasce per salvaguardare il tratto che da Gorizia va a Gabria dove si viaggia a velocità altissima. Ormai da anni la Guardia di Finanza di Gorizia richiede un’uscita in sicurezza sulla strada statale. Quando si terrà la conferenza dei servizi il comune di Savogna prenderà atto del progetto definitivo, valutando quanto le nostre osservazioni siano state recepite». Una conferenza slittata di mese in mese che finalmente sembra confluire verso l’ultimo atto. «Bisognerà valutare – conclude - se le rotatorie verranno realizzate in maniera consona al territorio e in considerazione del codice della strada. Le osservazioni su Rupa sono state accettate, quelle di Gabria sono in via di valutazione. Ma dobbiamo essere concordi sul progetto. Se anche Gorizia dovesse considerare inadeguati i requisiti della propria rotonda, a crollare sarebbe l'intero progetto».
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Occhiello
Notizia 1 sezione

Occhiello
Notizia 2 sezione
