La Cantada di Sior Anzoletto colora Monfalcone, satira su Cisint e Fincantieri

La Cantada di Sior Anzoletto colora Monfalcone, satira su Cisint e Fincantieri

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La Cantada di Sior Anzoletto colora Monfalcone, satira su Cisint e Fincantieri

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 13 Feb 2024
Copertina per La Cantada di Sior Anzoletto colora Monfalcone, satira su Cisint e Fincantieri

Debutto dal balcone del municipio per Franco Ongaro nei panni della celebre maschera. Battute sul sindaco Cisint, politica e Fincantieri.

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A mezzogiorno in punto, una piazza della Repubblica pienissima di grandi e bambini tanto che si stimano oltre 2.000 presenti, ha accolto la carrozza degli sposi Sior Anzoleto XIII e la sua sposa Lisa Gambalonga a Monfalcone. Con loro, l'immancabile notaio dei territori Toio Gratariol. Anzoleto e la sua sposa hanno poi raggiunto il terrazzo del Comune, accompagnati dall'inno della città suonato dalla Banda Civica e dall'alzabandiera per aprire il 140.mo Carnevale Monfalconese.

«Habemus Anzoletum» ha annunciato il notaio Gratariol. Sotto la loggia del Comune, era presente il podestà dalla «chioma nera» - la sceriffa della Contea - Anna Maria Cisint, principessa della Magnadora che, al completo, l'ha accompagnata. «Monfalconesi brava gente» ha esordito così, un saluto dal sapore quasi francescano, il nuovo Anzoleto alias Franco Ongaro che ha preso il posto di Orlando Manfrini dopo 59 anni di onorato servizio. Un saluto internazionale rivolto ai concittadini europei, africani e asiatici della città: «Ve voio ben tuti».

«Gavemo più raze noi che la sagra» ancora l'ironia della maschera. Anzoleto ha raccontato di un città che non è solo al centro della Bisiacaria, ma al centro dell'attenzione delle tv e dei giornali nazionali per «Cisint star nazionale del momento», definita poi "soubrette", ma anche presentatrice del programma Linea Blu, conduttrice di Radio Maria e di Chi l'ha Visto?

Poi il «ribalton de la giunta»: l'assessore alla cultura Luca Fasan sarà l'artist manager, i colleghi di giunta Fabio Banello il coreografo, Sabina Cauci scenografa, Giuliana Garimberti la costumista e Tiziana Maioretto al trucco e parrucco. In uno dei passaggi, il sindaco è stato ribattezzato Anna Maria De Filippi ma anche donna dei tanti consigli. Presi di mira anche "el Feral", i vari divieti vigenti sul nuovo biscotto della piazza e le aiuole fiorite.

La satira non è mancata nemmeno sui lavori che interessano il ribattezzato "punto più a nord del Mediterraneo" di cisintiana definizione: «Mofalcon sarà come Venezia, gaverà el mar in piaza». Anzoleto ha lasciato nel Testamento anche la scalinata del Belvedere del Porticciolo Sauro: «Tuti andarà a veder el fritolin, le lamiere del cantier e le pantigane» sul Gange nostrano che si affaccia sulla rotonda e il sottopasso più a nord del Mediterraneo. Anche le "file dei turisti in piazza" non sono state risparmiate come lo spadone del Museo Medievale (senza falce e martello però!).

Gustosi sono stati anche i passaggi riferiti ai quadri millenari esposti in Galleria, «te preghi in botega?! Multà» e le lampadine verdi e rosse della piazza. Canzonate anche «la piscina in piaza» - dove manca un water «visto che sta volta i la ga fata fora del bucal» - poi la sanità del Pnrr ribattezzato: «Per noi resta rimasugli» dove «dotori e infermieri ga taiado la corda».

Anzoleto ha guardato pure alle oltre 300 telecamere di videosorveglianza presenti in città e ai tagli alle forze dell'ordine. Non è stata risparmiata nemmeno la Fincantieri, ribattezzata come «fine dei cantieri navali italiani comprati da qualche oligarca del Bangladesh» in una Monfalcone «trasformada in un giardin» dove l'assessore Cauci è diventata come il Luca Sardella della tv, nella città dove Cisint rischia di diventare la maga Amelia per Salvini, ma sostituita dal prossimo sindaco Alì Babà dal quale ci porteranno in salvo i 40 Ladroni, di ritorno da Roma... Dopo le elezioni, si intende... Il resto lo leggerete nel Vecchio Testamento della Cantada del prossimo anno!

Foto Agata Cragnolin

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