Sarà donata agli ospiti più illustri, Gorizia celebra la minuscola Divina Commedia di Cossovel

Le copie dell'opera del 1888 verranno acquistate dall'amministrazione comunale. Oggi è custodita nella Biblioteca statale isontina.

Il Comune acquisterà le copie della Divina commedia in miniatura, scritta dal tipografo di Gorizia, Francesco Cossovel, nel 1888. L’annuncio è stato dato dal sindaco Rodolfo Ziberna, confermando la volontà della sua amministrazione di riprodurre l’importante documento storico. Le opere rappresenteranno così “uno degli omaggi di punta per autorità e personaggi famosi che verranno in visita alla città”, ha spiegato il primo cittadino in una nota. Uno degli esemplari originali è custodito presso la Biblioteca statale isontina di via Morelli ed è stato redatto a mano libera, senza uso di lente.

“Si rimane davvero stupefatti - ha sottolineato Ziberna - davanti a quella che sembra una pergamena piena di righe nere che poi, con l'ausilio di una lente di ingrandimento, risultano essere i canti della Divina Commedia. Dietro c'è una storia drammatica. In seguito alla tragica morte del figlio, dovuta al crollo di un pavimento, Cossovel, per lo shock, sviluppò una capacità visiva del tutto straordinaria che gli permise di scrivere in forma assolutamente ridotta. Così nacque la Divina Commedia in miniatura”. Come indicato nel testo stesso, il tutto è caratterizzato da 14.233 versi, 96mila parole e 400mila lettere.

“Come ho già avuto modo di dire - ha concluso il sindaco -, quest'anno Contea avrà al centro proprio Dante Alighieri, il cui legame con Gorizia stiamo scoprendo giorno per giorno”. In origine, esisteva una litografia da cui sono state tratte le copie ottocentesche. Secondo gli storici, questa non esisterebbe più, mentre cinque riproduzioni sono sparse in altrettante famiglie goriziane e in sedi religiose. Ora, quindi, verrà replicata questa opera d’arte creata su un unico foglio di pergamena di 48,5 centimetri per 69. Tra le altre iniziative, ci sarà l’esposizione al pubblico del busto del Sommo poeta, custodito anch’esso in via Morelli e realizzato nel 1865.

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