botta e risposta
Sanità, sciopero del personale Asugi e si riaccende lo scontro a Monfalcone
Dal prima dicembre, anche il Crua del San Polo avrà un operatore in meno. Moretti attacca, Cisint: «Problemi nati proprio con il centrosinistra».
La sanità locale finisce ancora una volta sotto esame. A parlarne è il capogruppo del Pd in Regione, Diego Moretti, riferendosi allo sciopero indetto dalle sigle Uil-Fpl e Nursind per il prossimo 5 dicembre. “Lo sciopero che interesserà l’area monfalconese e goriziana avviene in un momento di grande sofferenza per la sanità isontina e regionale – spiega il dem Moretti - negli ultimi giorni mi vengono segnalate una serie di difficoltà di non poco conto che riguardano alcuni servizi territoriali”.
Tra i primi nodi, sono indicate le strutture di Medicina legale e del Crua. “Il servizio patenti che dipende dalla Medicina Legale resterà con una sola infermiera – sono ancora le parole di Moretti – questo renderà la mole di lavoro insostenibile nei fatti, essendo impossibile da sostituire in caso di malattia o assenza per ferie. I cittadini come faranno? La patente è elemento essenziale ed indispensabile per spostarsi e lavorare soprattutto su un territorio che non ha servizi pubblici capillari e frequenti”.
Dal prima dicembre, anche il Crua del San Polo potrà contare su un operatore in meno. Nello specifico - come ha dichiarato la scorsa settimana alla nostra testata il direttore del Crua, Paolo Barbina – il Centro perderà la figura dell’assistente sanitario. “Tant’è che il Crua, da gennaio, dimezzerà la programmazione delle visite” affonda il dem. Moretti cita poi il Report Agenas, documento certificante il fatto che “il Friuli Venezia Giulia ha perso posizioni a livello nazionale per quanto riguarda gli interventi chirurgici con priorità, con un conseguente aumento delle liste di attesa per tutti gli interventi, salvo quelli relativi al melanoma e il tumore al polmone”.
Le liste di attesa sono lunghe anche al Centro Prelievi di Monfalcone. “È a rischio chiusura per mancanza di personale pur avendo registrato in questi anni ottime performance – commenta Moretti – e soffrono anche i reparti di cardiologia di Gorizia e Monfalcone interessate da una carenza di organico molto pressante”. Per il consigliere regionale, le posizioni espresse sulla situazione dai sindacati “non sono state ascoltate” dall’assessorato regionale competente.
Ad essere ignorata è stata soprattutto la richiesta sindacale di superamento del divieto di assunzione per Asugi, “che permetterebbe almeno di ricorrere a graduatorie già esistenti di infermieri, e quindi all’assunzione delle scoperture che nell’area isontina ammontano a più di centoventi tra medici, infermieri, operatori socio sanitari e amministrativi”.
“Da mesi l’assessore Riccardi ripete la necessità di pesanti interventi di riorganizzazione -quali, non lo sappiamo ancora - del sistema sanitario regionale che, inevitabilmente, riguarderanno anche il nostro territorio. Nel frattempo, nulla si muove e nulla si sa, ma intanto quotidianamente assistiamo all’allungamento delle liste di attesa e all’annullamento di sedute operatorie. Su questo, i sindaci di Gorizia e Monfalcone, in questi anni tesi a dire che tutto va bene, non hanno niente da dire?" conclude Moretti.
“Il consigliere Moretti fa propaganda del nulla, visto che i primi gravi, problemi irrimediabili sono nati proprio quando il centrosinistra ha deciso di accorparci con un territorio che non aveva nulla che spartire con il nostro, ovvero quello della Bassa Friulana – risponde il sindaco Anna Maria Cisint -. Lo dico perché una delle cause del blocco, ad esempio delle assunzioni, deriva dal fatto che quando c'è stata la separazione aziendale non c'erano neanche i pullman per andare a Latisana”.
“Noi abbiamo avuto una riduzione del personale proprio perché la maggior parte di questi dipendenti erano della Bassa Friulana e quindi là sono rimasti. Dopo il Covid ci stiamo ricostruendo nella maniera in cui era già previsto. Siccome seguiamo costantemente tutto ciò che è relativo alla salute e siamo vicini ai sanitari e a tutti i cittadini che ci segnalano eventuali situazioni, ma che accanto a queste bisogna anche parlare delle grandi eccellenze della sanità Isontina di Monfalcone, di Gorizia paragonandole al Cattinara - che riesce a dare risposte importanti dal punto di vista della qualità - è certo che abbiamo bisogno di recuperare, no?”
“Certo però, è che forse Moretti non sa che Asugi attraverso il suo direttore generale – continua il sindaco- ha assicurato la sostituzione dell'assistente sanitaria procedendo ad utilizzare la graduatoria della cardiologia per integrarla a Monfalcone e Gorizia. Questo avverrà dal 4 dicembre e questa è una bellissima notizia”.
Cisint ha inoltre assicurato che partirà il servizio di pneumologia con l'ambulatorio - quello dedicato agli esposti amianto – “come era stato preannunciato e già previsto”. “Quindi certo che c'è molto da fare in materia di sanità – conclude il primo cittadino – e che la situazione anche noi vorremmo che fosse la migliore possibile, è logico che non è un mondo perfetto, ma facciamo di tutto affinché siano assicurati i servizi medicina generale. Questo tipo di approccio, anche dicendo delle cose che non sono corrispondenti alla realtà, non aiuta”.
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