L'APPROFONDIMENTO
San Vito al Torre, il Torneo Fabio Zuccheri 2025 cambia sede: l’opposizione attacca l’amministrazione

La decisione del comitato organizzatore a seguito di disaccordi con la società calcistica del paese. La famiglia Zuccheri precisa: «Questione fuori dalle dinamiche politiche».
Negli ultimi anni il nome di San Vito al Torre si è profondamente legato a quello del Torneo Fabio Zuccheri, la competizione calcistica che dal 2017 tiene viva la memoria di Fabio, il giovane portiere di Crauglio che nell’agosto 2015, a soli vent’anni, fu tragicamente colpito da un malore fulminante durante un allenamento in campo.
Il torneo, che prevede una prima fase a gironi di confronto fra squadre giovanili under 14 regionali e una seconda che coinvolge squadre a livello nazionale e internazionale dall’Europa, si è usualmente disputato sia nel campo di calcio di San Vito al Torre – intitolato alla memoria di Fabio Zuccheri – che nei comuni limitrofi, riservando naturalmente il primo come sede degli incontri più importanti. Un’occasione che negli anni ha generato interesse e afflusso non da poco verso il piccolo comune della Bassa friulana, ma che soprattutto mantiene vivi la passione e il ricordo del giovane Fabio e supporta la ricerca sulla patologia che lo colpì devolvendo gli utili in beneficenza all’Associazione Ricerche Cardiopatie Aritmiche dell’Università di Padova.
Il cambio di sede
L’annuncio del programma dell’edizione 2025, avvenuto un mese fa, ha introdotto però una novità inaspettata: San Vito al Torre non figura più tra le varie località della Bassa Friulana in cui si disputeranno, dal 19 maggio all’8 giugno, le partite. La ragione, spiegata dallo stesso comitato organizzatore in una lettera inviata a fine novembre al sindaco e all’amministrazione comunale a fine informativo (il campo di calcio è comunale), va ricercata in una serie di «incomprensioni e incongruenze di natura gestionale» con l’Asd San Vito al Torre – la società calcistica a cui il comitato ha fatto riferimento in tutte le sette edizioni passate per gli aspetti burocratici e contributivi.
Queste divergenze riguardano anche l’aspetto rendicontazione, con l’imposizione al Torneo di «spese non previste nelle edizioni precedenti». Un disaccordo fra le parti coinvolte che ha portato all’incrinarsi dei rapporti e, di conseguenza, alla sofferta decisione del comitato organizzatore e della famiglia Zuccheri di collaborare con un’altra società - la Donatello Calcio di Udine - affinché l’evento si potesse svolgere comunque. Va precisato che all’interno del documento non si fa menzione esplicita del cambio di sede delle fasi finali del torneo, bensì soltanto dell’interruzione della collaborazione con l’Asd San Vito al Torre per i motivi fin qui descritti.
«La situazione è stata pesante e ci è costata molto in termini emotivi – racconta Aldino Zuccheri, padre di Fabio e presidente del comitato - ci abbiamo pensato veramente tanto, poiché il campo di San Vito è dedicato a nostro figlio, ma nostro malgrado abbiamo dovuto fare questa scelta. Un evento come questo deve poter nascere bene per svilupparsi bene, non con attriti e divergenze alla base».
Nel mirino dell’opposizione
Di recente, però, la questione è finita suo malgrado all’interno della dialettica politica fra opposizione e maggioranza. A sollevarla per primo è stato il consigliere già candidato sindaco alle ultime elezioni Simone Cian, che sostanzialmente denuncia una mancanza di trasparenza riguardo alla lettera sopra citata: «L’amministrazione ha tenuto nascosta la lettera, rendendola pubblica soltanto dopo la nostra presentazione in data 27 gennaio di un’interrogazione a riguardo, mentre già da settembre giravano voci sul cambio di sede del torneo».
L’interrogazione dei consiglieri di minoranza – non accolta in Consiglio comunale ma indirizzata con una risposta per iscritto - chiedeva anche le intenzioni della giunta «per cercare di fare in modo che il Torneo resti a San Vito al Torre». «Siamo dell’idea che l’amministrazione avrebbe dovuto tentare di mantenere l’evento in paese, agendo super partes e cercando di “salvarlo” – prosegue Cian – il sindaco avrebbe potuto tentare di trovare un accordo tra le parti, visto che in un piccolo comune come il nostro gli eventi di lustro sono già pochi».
Dell’avviso opposto è invece il sindaco Gabriele Zanin. «Il torneo è un evento privato gestito da famiglia e comitato che, come tale, non rientra nelle discrezionalità dell’amministrazione comunale e nelle possibilità di intervenire in tal senso– dichiara il primo cittadino di San Vito – la scelta del comitato non può che dispiacerci, ma è giusto prenderne atto». Sulla pubblicazione della lettera, Zanin interviene: «Ha a che vedere con una faccenda intima e privata, tant’è che la stessa famiglia Zuccheri si dissocia dal carattere politico, fatto emergere, lo sottolineo, dall’opposizione. Preciso inoltre che la lettera parla solo di interruzione della collaborazione con l'associazione calcistica di San Vito e non tocca il tema del "cambio di sede" del torneo».
Il commento finale
A criticare la trasformazione politica della faccenda fin qui descritta sono stati infine il comitato organizzatore e la famiglia Zuccheri, che da noi interpellati per approfondire la vicenda commentano: «Il nostro unico obiettivo è tenere sempre vivo il ricordo di Fabio e riuscire a fare beneficenza. Come già detto, ci dispiace davvero tanto non poter giocare nel campo di San Vito al Torre, ma la questione è di soli rapporti fra comitato e società: ci dissociamo e ci teniamo fuori da qualsiasi fuorviante dinamica politica nata attorno».
I consiglieri di minoranza, invece, hanno indetto in questi giorni un confronto pubblico sulla questione invitando tutte le parti coinvolte. Non è certa la partecipazione dell’amministrazione comunale – fatto che, probabilmente, non lo renderà l’ultimo capitolo di questa vicenda, malgrado la chiara volontà dei più diretti interessati a tenerla fuori dalle dinamiche della politica.
Foto Torneo di Calcio Giovanile Fabio Zuccheri
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