L’INTERVISTA AI CANDIDATI SINDACI
San Pier d’Isonzo tra criticità e prospettive: le idee di Denise Zucco e Alex D’Aronco a confronto

Doppia intervista ai candidati sindaci in corsa. Spazio alle soluzioni su stato della macchina pubblica, centro cittadino e sanità. Il futuro tra ‘Città mandamento’, turismo e nuove attività.
Manca ormai solo un giorno alla fine di questa campagna elettorale: da domani sera fino a domenica mattina, vigerà il silenzio pre-voto. Si prepara così ad andare alle urne anche San Pier d’Isonzo: una comunità che si è vista costretta alle elezioni anticipate per il decesso del sindaco Claudio Bignolin, e che ora dovrà scegliere tra un centrosinistra unito, formato dalla coalizione Insieme per San Piero-San Piero Idee in Comune-Partito Democratico a sostegno di Denise Zucco, e la lista di centrodestra Per San Pier, che propone come nuovo primo cittadino Alex D’Aronco. Sul nostro giornale abbiamo già dato notizia dei vari appuntamenti elettorali tenutisi fino ad oggi, ma in vista della chiusura di campagna abbiamo voluto proporre una “doppia intervista” ai candidati in corsa, un confronto per approfondire la loro visione e dare una sintesi delle loro proposte.
Quali sono le principali criticità del Comune di San Pier d’Isonzo – la situazione del centro cittadino, per esempio, o della “macchina” della pubblica amministrazione - e quali le soluzioni che proponete in merito?
D’Aronco: «Come soluzione alla situazione della macchina pubblica proponiamo la digitalizzazione e l’efficientamento dei processi burocratici e la formazione continua per il personale del Comune. Per il centro cittadino, invece, proponiamo un miglior arredo urbano, incentivi alle attività commerciali locali (nello specifico, la riduzione della tassa per l’occupazione di suolo pubblico), ma anche maggiori spazi per il commercio, andando a creare nuove strutture ad hoc in posizioni strategiche. Anche la viabilità del paese, allo stato attuale, rappresenta un problema sia di sicurezza che logistico: l’assetto dei sensi unici “taglia fuori” il centro e non lo valorizza. Nostra intenzione, dunque, sarà effettuare uno studio per poterla rivedere. Altra criticità è infine il decoro pubblico, le condizioni e la pulizia di strade e marciapiedi».
Zucco: «Sicuramente le principali problematiche sono comuni a tanti piccoli paesi come il nostro, che devono cercare di far quadrare il bilancio con le risorse messe a disposizioni dai bandi di finanziamento. C’è una criticità di risorse interna alla macchina comunale che cercheremo di implementare il prima possibile; ci adopereremo anche per riorganizzarla al fine di renderla più efficiente, collaborando con Comuni che hanno le nostre stesse caratteristiche e che assieme a San Pier potrebbero trovare nuove risorse di cui usufruire insieme. In campo sanitario, affronteremo al più presto l’assenza a San Pier di un medico di base. È anche necessario donare maggiore decoro al centro del paese; a tal proposito, faccio una particolare menzione all’edificio incompiuto e attualmente in degrado che si trova in piazza: vorremmo acquisirlo per poi procedere a un processo di riqualificazione più ampio dell’intero piazzale. Infine, vorrei riportare in assessorato e dare un maggior peso alle politiche sociali, finora date in delega a un consigliere».
Che cosa intendete affrontare con la massima priorità, diciamo nei primi cento giorni d’amministrazione, in caso di vittoria?
D’Aronco: «Sicuramente prenderemo in mano e porteremo a termine quanto già avviato dalla precedente amministrazione: avranno massima priorità il campo da calcio in erba sintetica, per non rischiare di perdere i contributi, e la situazione della mensa scolastica – i cui problemi riguardanti cibo somministrato e sprechi vengono segnalati già da tempo al Comune dai genitori. C’è poi la questione della Protezione Civile, con il rischio che venga tolta la sede: ci attiveremo subito per tutelare questo presidio fondamentale per la sicurezza del territorio. Inoltre, vogliamo istituire una piattaforma online per permettere ai cittadini di inviare segnalazioni all’amministrazione e agli uffici comunali segnalazioni e di ricevere risposte in maniera tempestiva».
Zucco: «Massima priorità, innanzitutto, è portare a termine i lavori già in corso, come per esempio la rotonda sulla strada provinciale (i cui lavori inizieranno probabilmente a fine aprile dopo vari ritardi non attribuibili al Comune), e i progetti che sono già in essere. Inizieremo al più presto anche a mettere a posto la macchina comunale, muovendoci per poter implementare le risorse del personale che per pensionamento o per trasferimento al momento non ci sono più».
Durante la campagna elettorale si è parlato di “Città Mandamento”, ma anche di eventi per migliorare l’attrattività turistica e comunità energetiche. Qual è la vostra visione di San Pier nei prossimi anni?
Zucco: «Di “Città Mandamento” si parla già da molti anni: il mio intento è promuovere il più possibile convenzioni con i comuni limitrofi così da poter usufruire assieme di risorse per dare ai cittadini servizi più efficienti. Per far conoscere di più San Pier, punteremo sui suoi fiori all’occhiello: enogastronomia, siti storici e percorsi naturalistici legati all’Isonzo. In paese si sono comunque svolti molti eventi, alcuni più partecipati e altri meno: vogliamo guardare più alla qualità che alla quantità, puntando su ciò che più ha ottenuto riscontro e favore durante gli anni della precedente amministrazione. Riguardo alla Comunità energetica di San Pier – la prima a essere stata istituita in Regione, vorrei sottolinearlo –puntiamo a una campagna di informazione per sensibilizzare i cittadini e le aziende: molti non conoscono ancora le opportunità offerte dall’adesione, ad esempio come ciò possa giovare in termini di risparmio a livello energetico».
D’Aronco: «Va rivalorizzato il paese, rilanciandone l’attività commerciale (stiamo immaginando a tal proposito di istituire un mercato agricolo permanente) e promuovendo tradizioni e prodotti locali: San Pier potrebbe tornare a essere un comune capofila nel mandamento, per cui vanno pensate strategie che lo facciano rivivere attraverso un turismo di qualità, “slow”, che faccia lavorare le piccole imprese. Anche per noi il progetto della Comunità Energetica (iniziato sotto la giunta Zandomeni, specifico, e inaugurato dall’amministrazione attuale) gioca un ruolo importante, consentendo maggiore risparmio ai cittadini».
Sanità, politiche giovanili e servizi per il cittadino sono aspetti fondamentali, ancora di più in un piccolo comune. Che proposte e progetti vi impegnerete a realizzare?
Zucco: «Sull’assenza di un medico di base, situazione “tamponata” dal servizio Asap presso la farmacia comunale, vi sarà l’impegno nel portare avanti l’istanza con Asugi cercando di andare a esporre le nostre necessità. Nel lungo-medio periodo vogliamo anche realizzare o ammodernare gli spazi da adibire ad ambulatori, così da proporre al futuro nuovo medico un ambiente di lavoro adeguato. Ulteriore punto è il progetto (ancora su carta) di usare il comparto edificabile C1 di via Zanolla per realizzare un edificio adibito a fornire servizi di cura per anziani (con formula ancora da definire), cercando di renderlo un centro polifunzionale con spazi di aggregazione giovanile, poliambulatori e, perché no, anche un fisioterapista di comunità e qualche attività commerciale».
D’Aronco: «Vogliamo cercare di riportare in paese il medico di base, migliorando anche i locali adibiti, ma anche lanciarci su una sperimentazione del servizio di telemedicina per rendere accessibili visite e consulenze anche per chi ha difficoltà di spostarsi. Per i giovani c’è la volontà di creare spazi attrezzati dove possano studiare, incontrarsi, svolgere attività ricreative o elaborare proposte a sostegno il territorio: stiamo pensando a sport, cultura, artigianato, ma anche progetti di formazione anche in collaborazione con aziende locali e scuole e università».
Infine, quali ritenete essere i punti di forza della vostra proposta politica e quali invece gli aspetti su cui lavorare ancora?
Zucco: «Punti di forza della coalizione sono sicuramente la concretezza e la profonda conoscenza delle criticità e potenzialità del paese. Sono sostenuta da 36 persone che conoscono molto bene il territorio e paese e vogliono impegnarsi in modo importante a portare avanti progetti realizzabili e concreti anche se, forse, un po’ambiziosi. Sicuramente, è da migliorare l’aspetto del fare rete con realtà simili alle nostre e con i paesi limitrofi, sempre secondo il concetto di “città-mandamento».
D’Aronco: «I nostri punti di forza sono l’attenzione alla sostenibilità ambientale, la volontà di usare l’innovazione tecnologica nella pubblica amministrazione e quella di valorizzare le attività locali con un occhio di riguardo al turismo sostenibile. Vogliamo invece puntare a migliorare il coinvolgimento attivo con i cittadini, soprattutto rispetto al distacco che vigeva con la precedente amministrazione, ma anche rafforzare il legame con le associazioni e le imprese in modo da costruire una vera partecipazione condivisa e trasparente».
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