LA GRATA MEMORIA
San Canzian ricorda Claudio Puntin, simbolo della sinistra bisiaca

Domenica 1 giugno il Centro Civico ospiterà la serata che omaggerà l’amato cittadino di Pieris mancato nel 2021.
Si svolgerà domenica primo giugno alle 20 al Centro civico di San Canzian d’Isonzo, in via Trieste 12, la serata che omaggerà la figura di Claudio Puntin, amatissimo cittadino di Pieris, pensatore, inventore ed originale figura politica della sinistra bisiaca, mancato a 84 anni durante la pandemia da covid-19.
La serata, fortemente voluta da molti amici e compagni del percorso di vita di Claudio e sostenuto da diverse associazioni, vuole esprimere il grande affetto da cui era circondato e prevede un primo momento, condotto da Carlo Bressan, di ricordo della sua vita, che ha incrociato i grandi temi dello sviluppo economico di questo territorio, della migrazione e del ritorno, dello suo contributo creativo allo sviluppo dell’automazione industriale, dell’impegno politico dal 1968 in poi, alle lotte operaie, all’impegno civico e ai tempi più recenti.
Ad essa si uniranno diverse voci, di amici, parenti e compagni, tra cui quella di Sergio Cosolo per l’Anpi di S. Canzian d’Isonzo, di cui Puntin faceva parte sin dagli inizi.
«Sarà l’occasione per ricordare una figura che ha saputo attraversare la sua vita con un alto senso di giustizia, consegnando la sua ricerca intellettuale al confronto critico permanente su come realizzare l’uguaglianza, su come realizzare ed applicare i principi del comunismo, quanto più possibile senza cadere nell’ideologia, partendo sempre dal punto di vista degli ultimi - dichiarano le associazioni- Un uomo molto aperto, profondamente antifascista, pacifista ed antiautoritario, tra i fondatori di Democrazia proletaria ed attivo in Rifondazione Comunista, ma mai entrato nelle dinamiche di potere dei partiti e sempre volontariamente lontano da ogni professionalizzazione della politica, con un approccio invece profondamente radicato nella partecipazione dal basso, nella discussione e nel dialogo continui, come antidoto ad ogni forma di autoritarismo».
Una figura ricordata per le sue grandi capacità tecniche e creative e che ha fatto per più di mezzo secolo– nella sua officina laboratorio a Pieris - dell’unione tra lavoro manuale ed intellettuale la sua cifra esistenziale. «Ma soprattutto un uomo molto positivo, che sapeva giocare, ridere, ed accogliere le persone e la cui casa ed officina era sempre aperta» concludono le associazioni.
La serata sarà l’occasione di leggere alcuni brani del libro da lui scritto “La fattoria degli animali rossi”, fiaba politica che interroga i grandi temi aperti dall’epilogo del testo di Orwell. Qui Puntin trova la risposta nella mancanza del superamento della divisione del lavoro, che nessuno di coloro che detengono il potere, riesce ad immaginare. Una fiaba utopistica che fa riflettere e offre un tassello nell’ indagare le grandi domande anche della contemporaneità legate all'acuirsi delle profonde disuguaglianze che attraversano questo pianeta.
La serata sarà accompagnata da alcuni brani selezionati di Gaber, De Andrè, Pietrangeli, Fausto Amodei, ad opera di Roberto Luisa, pianoforte, Adriano Coco violino e voce narrante, del gruppo Barrio Alto e Francesco Gavosto percussioni.
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