San Canzian d'Isonzo, martedì la presentazione delle analisi col georadar «per confermare o smentire la storia del paese»

San Canzian d'Isonzo, martedì la presentazione delle analisi col georadar «per confermare o smentire la storia del paese»

La serata del 20 luglio

San Canzian d'Isonzo, martedì la presentazione delle analisi col georadar «per confermare o smentire la storia del paese»

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 15 Lug 2021
Copertina per San Canzian d'Isonzo, martedì la presentazione delle analisi col georadar «per confermare o smentire la storia del paese»

Sarà un momento per poter raccogliere quanto emerso dalle misurazioni di inizio giugno e confrontarle con quanto già ipotizzato da studiosi e archeologi nel corso dell'ultimo secolo.

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Dalle ultime indagini archeologiche, unite con gli studi e gli scavi dallo scorso secolo fino ai giorni nostri, proseguono le ricerche per scoprire di più sulla storia antica e più recente di San Canzian d’Isonzo. Così le analisi effettuate con il Georadar nella zona del sagrato della chiesa parrocchiale e nella direttrice che dall’edificio di culto si sposta verso la chiesetta di San Proto possono fornire ulteriori informazioni. Per confermare o smentire le teorie fino a oggi portate avanti.

Questo, in sintesi, può essere il messaggio della serata di martedì 20 luglio 2021, con inizio alle ore 21 proprio sul sagrato della chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Martiri Canziani. Tre i momenti, a partire dalla proiezione del breve filmato delle Teche Rai, fornite su gentile concessione della sede Rai regionale del Fvg, e che raccontano gli scavi archeologici effettuati dal Mirabella Roberti nel 1967.

Quindi “verranno presentati gli esiti della relazione sulle rilevazioni fatte con il georadar proprio a fine maggio e inizio giugno. Erano stati realizzati per controllare cosa si trovasse sotto il sagrato della chiesa ma anche qualcosa attorno”, spiega l’assessore alla cultura, Flavia Moimas. “A quanto sembra su quel sito non c’è nulla di nuovo però ci sono delle rilevazioni che portano verso la chiesa di San Proto. Dati che possono essere interessanti soprattutto per quanto riguarda l’abitato antico di San Canzian, ovvero la parte altomedievale, quella esistente al momento dell’atto storico di citazione dell’imperatore Lodovico il Pio. Qualcosa che può fare piacere agli storici e che può essere utile per o confermare o, addirittura, smentire certe ipotesi. Si parlerà delle indagini e delle indicazioni che sono emerse che potranno essere utilizzate dagli storici”, conclude Moimas.

A presentare quanto scoperto con il Georadar l’archeologa Giulia Casagrande della Esplora Srl e l’ingegner Federico Franz dell’Ufficio Tecnico del Comune di San Canzian d’Isonzo. Infine, il professor Maurizio Buora della Società Friulana di Archeologia racconterà un confronto tra le nuove indagini e i dati e le illazioni supposte fino ad oggi.

Sicuramente un momento per aprire nuovi spiragli di studio e di ricerca ma anche per condividere con la comunità e gli interessati dati ed esperienze in altro modo relegati ad ambiti di studio universitario o destinato ai più interessati e curiosi. 

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