L'iniziativa
A San Canzian piantati nuovi alberi: coltivazioni ancora troppo vicine alle rogge

Tutti gli alberi saranno inoltre georeferenziati nell'ambito del progetto LifeTerra che prevede la messa a dimora di 5 milioni di alberi in Italia entro il 2025.
A San Canzian d'Isonzo la Festa dell'albero di Legambiente e l'iniziativa europea LifeTerra, di cui l'associazione è referente per l'Italia, si sono sposate ieri con il ripristino della naturalità della roggia di San Canziano. Dando seguito alle azioni di pulizia dalle essenze infestanti, già effettuate dal Consorzio di bonifica delle Venezia Giulia, che ha delineato il progetto di recupero d'intesa con Legambiente Monfalcone, i bambini e le bambine delle due quinte della primaria a tempo pieno di Pieris sono stati coinvolti ieri mattina nella messa a dimora di piante autoctone e tipiche delle sponde dei corsi d'acqua del territorio, fornite dal vivaio del Corpo forestale regionale. Lungo il primo tratto della roggia, a ridosso della sorgente, in località Trenta mule, sono stati quindi piantati una quarantina tra olmi neri e salici, per quanto riguarda gli alberi, ed esemplari di salice rosso, frangola, pallon di maggio e sanguinella per le specie arbustive. "Purtroppo le coltivazioni si spingono fino ai bordi dei corsi d'acqua - ha spiegato ieri il presidente del circolo "Ignazio Zanutto" di Legambiente, Michele Tonzar -, nonostante esista una legge che preveda una distanza minima di quattro metri. L'obiettivo è quello di effettuare un'azione di sensibilizzazione, con la speranza sia colto l'aspetto del recupero paesaggistico e ambientale".
Tutti gli alberi saranno inoltre georeferenziati nell'ambito del progetto LifeTerra che prevede la messa a dimora di 5 milioni di alberi in Italia entro il 2025. A sottolineare l'importanza di realizzare azioni capaci di aiutare a invertire i cambiamenti climatici è stato il presidente del Consorzio di bonifica Enzo Lorenzon, che ha invitato i bambini a far tesoro dell'esperienza ed ha ringraziato il personale dell'ente "per la passione con cui contribuisce anche a questo progetto". Gli alunni ieri sono stati affiancati proprio dal personale del Consorzio, il cui capo progettazione, l'ingegner Emiliano Biasutto, ha illustrato gli obiettivi del progetto di ripristino della roggia di San Canziano.
"La presenza di alberi e di vegetazione lungo le sponde funziona da barriera filtrante dell'acqua piovana che dilava dai campi, troppo ricca di nutrienti - ha aggiunto il naturalista Pierpaolo Merluzzi -, ed è inoltre importante per favorire la biodiversità della fauna". I saluti del Comune di San Canzian d'Isonzo, che ha patrocinato l'iniziativa di ieri, sono stati portati dal consigliere delegato all'Ambiente Franco Devidé, presente anche il consigliere delegato all'Istruzione Claudio Pin. La messa a dimora degli alberi e degli arbusti e l'inerbimento delle sponde proseguirà lungo il resto della roggia. L'intervento più corposo riguarderà, però, 150 dei 1.276 metri del corso d'acqua in cui è stata riscontrata la presenza di tane del gambero rosso della Louisiana, si sono verificati fenomeni di cedimento delle sponde e l'attività agricola si spinge fino al ciglio. In questo tratto, prima dell'immissione nel Brancolo, il Consorzio prevede di ripristinare la sponda sinistra con la collocazione di pali e tavolati in legno, geotessuto drenante, rocce di piccole dimensioni, utilizzando poi il terreno presente in loco per riprofilare la banchina che sarà poi inerbita. Il Consorzio punta a effettuare l'intervento entro la prossima estate.
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) +39 328 663 0311.

Occhiello
Notizia 1 sezione

Occhiello
Notizia 2 sezione
