A San Canzian in scena 'Con la pelle color del fango' per la giornata dei rom e sinti

A San Canzian in scena 'Con la pelle color del fango' per la giornata dei rom e sinti

Lo spettacolo

A San Canzian in scena 'Con la pelle color del fango' per la giornata dei rom e sinti

Di I.B. • Pubblicato il 14 Apr 2023
Copertina per A San Canzian in scena 'Con la pelle color del fango' per la giornata dei rom e sinti

La Giornata intende richiamare l’attenzione su donne e uomini spesso ignorati, evitati, reietti e ghettizzati. In Italia circa 170 mila persone compongono la comunità di rom e sinti.

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Nella ricorrenza della Giornata Mondiale dei rom, sinti e camminanti il Teatro degli Intoppi ha organizzato, con la collaborazione e il patrocinio dell’Amministrazione comunale di San Canzian d’Isonzo, il reading “Con la pelle color del fango” – sala civica della Casa delle Associazioni in Pieris, sabato 15 aprile ore 20.30 - con “Il Gruppo Teatro Sagrado”. Interpreti Fabio Miotti e Rosalia Pasquali, collaborazione di Marco Palazzo e Nevio Delbello. Ingresso libero.

"La proposta intende far conoscere, attraverso letture ed interpretazioni artistiche, la cultura Romanì e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla discriminazione che questo popolo vive da secoli e in molteplici forme: dalla marginalizzazione sociale ed economica, alla segregazione spaziale, al dilagare di una molteplicità di luoghi comuni e pregiudizi", racconta l'assessore alla cultura, Flavia Moimas

La giornata è stata ufficialmente dichiarata nel 1990 a Serock, in Polonia, sede del quarto Congresso mondiale dell’Unione Internazionale dei Rom in onore del primo grande incontro internazionale di rappresentanti dei rom, dal 7 al 12 aprile 1971 a Chelsfield (Londra). In quella circostanza, per indicare la nazione romanì - che comprende vari sottogruppi - fu scelto il nome rom, che significa uomo.

La Giornata intende richiamare l’attenzione su donne e uomini spesso ignorati, evitati, reietti e ghettizzati. In Italia circa 170 mila persone compongono la comunità di rom e sinti, in Europa sono 12 milioni. Un mancato riconoscimento e aiuti concreti fanno crescere sempre di più l’apolidia producendo emarginazione e difficoltà di convivenza. La Fondazione Migrantes – l’organismo della CEI che si occupa della pastorale con i rom e i sinti – sottolinea l’importanza di una ricerca di strade culturali e nuove politiche che evitino l’isolamento. 

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