Salmonella in un allevamento a Savogna d'Isonzo, 4 mila galline destinate al macello

Salmonella in un allevamento a Savogna d'Isonzo, 4 mila galline destinate al macello

Il caso

Salmonella in un allevamento a Savogna d'Isonzo, 4 mila galline destinate al macello

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 27 Dic 2020
Copertina per Salmonella in un allevamento a Savogna d'Isonzo, 4 mila galline destinate al macello

Il batterio è emerso nelle analisi dell'Azienda sanitaria, ingente il danno economico per l'allevamento.

Condividi
Tempo di lettura

È emersa la presenza di salmonella nell'allevamento di galline dell'azienda agricola di Igor Tomsic a Savogna d'Isonzo. Per la precisione Salmonella enteritidis. La brutta sorpresa è stata confermata pochi giorni fa dalle analisi dell'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, dopo la segnalazione inviata dall'Azienda sanitaria universitaria Giuliano-Isontina (Asugi), che aveva sottoposto a test gli animali come da routine. Ad essere coinvolto è anche un altro allevamento, sempre in paese, del cugino Marko Tomsic, ma qui si attendono ancora le analisi di tipizzazione del batterio. Una speranza in più, rispetto all'altro.

Il primo, infatti, dovrà dire addio a circa 4 mila galline, dopo aver già bloccato la commercializzazione delle loro uova. Poco prima di Natale, infatti, il sindaco Luca Pisk ha ordinato il sequestro degli animali presenti nel capannone unico dell’allevamento nel quale è stato isolato il ceppo di salmonella. Ora la palla passa ad Asugi, che deciderà modi e tempi per l'eventuale macellazione. Un fulmine a ciel sereno per entrambi gli allevatori, che oltre al danno economico ora temono uno di immagine, forse ben peggiore nel lungo periodo. Inoltre, lo stesso Tomsic aveva fatto vaccinare le bestie dalla salmonella, ma non sono previste controanalisi. In ogni caso, l'Unione europea prevede rimborsi per casi analoghi.

"Non abbiamo ancora novità - spiega il primo cittadino -, ora passa tutto tramite l'Azienda sanitaria e il proprietario". Da domani dovrebbero arrivare ulteriori novità, mentre si predispongono tutte le misure di sicurezza attorno all'area coinvolta. L'ordinanza, infatti, prevede il divieto di movimento di persone e mezzi, salvo quelli espressamente autorizzati dall’autorità competente, e l’accesso al capannone a cani, gatti ed altri animali. Necessario, inoltre, adottare misure di sanificazione delle calzature all’ingresso del capannone e non sarà possibile trasportare fuori dal luogo infetto animali, attrezzi o altro materiale che possa veicolare l’infezione.

Obbligatorio anche adottare particolari misure di biosicurezza per ridurre il rischio di trasmissione dell’infezione all’uomo. Le violazioni potranno costare una sanzione da un mininomo di 516,45 euro a un massimo di 2.582,27 euro. Infine, il mancato abbattimento o macellazione è soggetto ad una ulteriore sanzione amministrativa pari a 154,94 euro per ogni capo non abbattuto o macellato. Al termine delle operazioni abbattimento, macellazione o a fine ciclo produttivo, a seconda dell’opzione scelta dall’allevatore, dovrà essere effettuata una rigorosa disinfezione e disinfestazione del capannone sotto la vigilanza del veterinario ufficiale.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione