Sagrado ricorda quattro deportati, «non esiste gomma per cancellare la Storia»

Sagrado ricorda quattro deportati, «non esiste gomma per cancellare la Storia»

La commemorazione

Sagrado ricorda quattro deportati, «non esiste gomma per cancellare la Storia»

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 27 Gen 2022
Copertina per Sagrado ricorda quattro deportati, «non esiste gomma per cancellare la Storia»

Dei quattro nomi solo uno ha una storia ricostruita dall'Aned. L'impegno nei prossimi anni per portare le Stolpersteine nelle frazioni.

Condividi
Tempo di lettura

I volti sono stanchi. La giornata, densa di commemorazioni, è stata lunga. Ma la Memoria, quella con la emme maiuscola, è lì ad aspettare. Come una figura in quel momento tangibile, quasi palpabile nei volti e nelle storie raccontate. O almeno, di quelle che si è riusciti a ricostruire. A Sagrado le quattro pietre d’inciampo posizionate oggi pomeriggio hanno dei nomi ma non tutte una storia precisa da raccontare. “Per uno solo siamo riusciti a reperire qualche dato in più, per gli altri purtroppo no”. Libero Tardivo dell’Aned ha raccontato, così, di Giuseppe Azzan, Mario Bozzi, Vittorio Polentarutti ed Ubalda Mocchiut.

“Il sacrificio non è stato solo per chi ha dato la vita nella lotta o nei campi di sterminio ma anche di chi, rientrato, ha lavorato per costruire e mantenere la democrazia nel nostro Paese”, ha proseguito Tardivo. Ristretta la cerimonia, ugualmente sentita. L’Aned e l’Anpi di Fogliano Redipuglia, presente in assenza di una sezione prettamente sagradina, hanno mantenuto freschezza nonostante il tour de force e l’età. D’altronde, tutti hanno diritto a essere ricordati alla stessa maniera. Anche se le forze iniziano a mancare. “Non ci sono persone – ha concluso Tardivo – che si mettono in gioco per il bene di tutti”.

Presenti il sindaco, Marco Vittori, e l’assessore alla cultura Chiara Aglialoro. “Il luogo che abbiamo scelto è simbolico. Molte delle Pietre posizionate nel mondo recano la scritta ‘qui abitava’ e quale posto migliore se non la casa di tutti, il Municipio?”. Vittori ha rimarcato la necessità di ricordare. “Non esiste gomma in grado di cancellare le scritte della storia anche se in tanti oggi vorrebbero usare un bianchetto. Bisogna rileggerle e scriverne di nuove affinché quanto accaduto non accada di nuovo”.

Il primo cittadino ha poi supportato la proposta dell’Aned per proseguire negli anni futuri con il posizionamento delle Pietre. “Dopo Sagrado penseremo sicuramente anche alle frazioni”. Il pensiero è andato anche a Sdraussina – Poggio Terzarmata dove “abbiamo l’ex torcitura dalla quale transitarono numerose persone alla volta dei campi di sterminio. Alcuni simboli sono andati in degrado ma questa deve essere la forma di memoria da mantenere”. Vittori ha, poi, concluso ricordando “tutti coloro che non sono tornati affatto e di cui non abbiamo i nomi”. 

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione