Alla Sagra della Cesa cucinati oltre 400 chili di pollo, successo a Vermegliano

Alla Sagra della Cesa cucinati oltre 400 chili di pollo, successo a Vermegliano

il bilancio

Alla Sagra della Cesa cucinati oltre 400 chili di pollo, successo a Vermegliano

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 20 Giu 2023
Copertina per Alla Sagra della Cesa cucinati oltre 400 chili di pollo, successo a Vermegliano

Tutto il ricavato della festa andrà alla parrocchia di Santo Stefano per affrontare le spese della comunità e il mutuo che scadrà nel 2025.

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Si è conclusa domenica scorsa la 49esima edizione della Sagra de la Cesa di Vermegliano, che quest'anno ha tenuto banco in città per ben tre weekend a partire da giovedì 2 giugno. È stato un evento che ha coinvolto più di 50 volontari che si sono alternati tra "i vari settori della festa". Non sono mancati gli eventi collaterali di stampo culturale e sociale come le numerose mostre allestite in oratorio e la 52esima Giornata del Donatore organizzata dalla locale sezione Fidas.

"Ci sono state tante sinergie che hanno creato un'amalgama tra tutte le componenti della sagra parrocchiale - sono le parole di Alessandro Sartore, l'economo parrocchiale e coordinatore dell'evento - abbiamo offerto una buona cucina, le specialità della casa del dolce, tanti premi con la pesca di beneficienza e dei percorsi artistici interessanti attraverso le mostre". A guidare le varie anime del parco feste di Santo Stefano sono stati Monica per i dolci, Ervino in cucina, Ciano per "el bever" e Nicoletta alla pesca e per le mostre.

E insieme a loro, c'erano tanti altri. Un ringraziamento speciale è andato a Sandrino volto storico dell'evento sempre impegnato nella corretta raccolta differenziata dei rifiuti. Quest'anno - va detto - per questo servizio, sembra che Sandrino abbia trovato dei giovani eredi che hanno dato una mano "guidando" lo storico carretto della raccolta. Per esprimere il tutto in cifre, snoccioliamo qualche dato. "Sono finiti in griglia" qualcosa come più di 400 chili di pollo.

Hanno danzato sui ferri - sapientemente domati da Ervino Gigante, il braccio destro di Sartore - quasi 300 chili di saporiti civapcici. Non sono mancati luganighe, wurstel con polenta e patatine "a go go". A fare da contorno c'erano anche le verdure, ma - immancabili per accompagnare i gnocchi fatti a mano o una buona pasta - sono stati il ragù e il goulash. Si diceva, appunto degli gnocchi, sono stati rigorosamente preparati a mano da almeno dieci volontari al giorno.

Sono serviti più di 400 chili di patate per prepararne in abbondanza senza far carestia. Poi, birra e vino a fiumi. La pesca di beneficienza ha fatto il botto. Sono stati venduti 12mila biglietti e diversi premi se li sono aggiudicati i giovani. Continuando con le statistiche, "La giornata migliore - spiega ancora Sartore - è stata quella di domenica 11 giugno quando c'è stato il full. La giornata è stata proficua soprattutto a pranzo".

Tutto il ricavato della festa andrà alla parrocchia di Santo Stefano per affrontare le spese della realtà comunitaria e per sostenere il mutuo che scadrà nel 2025. "Tutto quello che di bello accade ricade sulla comunità - afferma il parroco dell'unità pastorale Monsignor Ignazio Sudoso - una realtà che ha visto impegnarsi tante persone che in ben tre fine settimana si sono messi a disposizione gratuitamente. Questo è ammirevole. La gratuità è un valore non contabilizzato ma fondamentale perchè motore di iniziative come questa". "Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”.

Sembra proprio che la festa abbia seguito alla lettera le parole del Vangelo di Matteo che chiede di ricevere per condividere e mai accumulare per se stessi. È un invito valido per tutti. Energie, talenti, capacità e beni materiali sono stati messi al servizio degli altri. Ora parte il meritato riposo, ma c'è chi fa già le prime proposte per l'edizione numero 50. Una buona birra rossa e qualche cocktail a tarda serata - perfetta forma permettendo - saranno ben accetti.

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