Festa 2 giugno a Redipuglia, la viceministro Gava: «No divisioni sociali»

Festa 2 giugno a Redipuglia, la viceministro Gava: «No divisioni sociali»

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Festa 2 giugno a Redipuglia, la viceministro Gava: «No divisioni sociali»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 02 Giu 2023
Copertina per Festa 2 giugno a Redipuglia, la viceministro Gava: «No divisioni sociali»

Cerimonia semplice ai piedi della scalinata ma il caldo non richiama tanto pubblico. L'esponente del governo: impegno sulla sicurezza.

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È stato il viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Vannia Gava, a rappresentare il governo durante la cerimonia al Sacrario di Redipuglia, in occasione della Festa della Repubblica. L'esponente dell'esecutivo ha varcato la Via Eroica alle 11.15 e ha deposto una corona d'alloro in onore dei caduti al sacello del Duca d'Aosta. La mattinata festiva nell'Isontino è però iniziata già alle 8 con l'alzabandiera in piazza Vittoria, a Gorizia, alla presenza del prefetto Raffaele Ricciardi e delle massime autorità civili e militari.

La cerimonia militare è stata organizzata e gestita dal Comando militare dell’Esercito del Friuli Venezia Giulia, guidato dal colonnello Francesco Maffei e ha visto la partecipazione del generale di divisione Ugo Cillo, vicecomandante delle Forze operative Nord di Padova intervenuto in rappresentanza del Capo di Stato maggiore dell’Esercito al quale si sono aggiunte le autorità civili, militari e le associazioni d’arma. A rappresentare l’amministrazione regionale è stato l’assessore all’ambiente Fabio Scoccimarro.

Tra i presenti c’erano il prefetto di Gorizia e Trieste, Raffaele Ricciardi e Pietro Signoriello, il sindaco Cristiana Pisano, il consigliere regionale della Lega Antonio Calligaris, la senatrice di Fratelli d’Italia Francesca Tubetti e la deputata del Pd Debora Serracchiani. Ad impreziosire la cerimonia è stata la musica della Fanfara della Brigata Pozzuolo del Friuli. Dopo la lettura della Preghiera per la patria, la professoressa e partigiana Paola Del Din in Cargnelli ha dato lettura della motivazione per il conferimento della medaglia d'oro al valor militare al Milite Ignoto.

“Questo Sacrario è un luogo dal profondo significato storico e simbolico - sono le parole del viceministro Gava – Redipuglia è un luogo di comunità e riflessione, ci ricorda i valori della libertà e della pace. Oggi rendiamo omaggio ai soldati che hanno donato se stessi per il Paese, un’occasione per riaffermare i pilastri della democrazia”. E sull’impegno per la pace, l’esponente del governo insisterà più volte richiamando anche i sentimenti di giustizia e solidarietà. Gava ha inoltre invitato i presenti a unire le forze per affrontare le difficoltà.

“Diciamo no alle divisioni sociali – continua il viceministro – l’unità e la collaborazione sono necessari per le sfide che ci attendono”. Non sono mancati i riferimenti alla crisi finanziaria, a quella pandemica, alla guerra in Ucraina e i richiami all’impegno collettivo per garantire un’economia crescente e solida. Innovazione, pari opportunità, sfide climatiche, politiche migratorie senza ideologizzazioni, sono stati altri temi al centro del discorso del viceministro, che ha espresso la sua solidarietà nei confronti del popolo ucraino che dovrebbe poter contare su una serie mediazioni e opportunità di dialogo.

“Dobbiamo riscoprire una vera cultura della pace – insiste ancora Gava – che non vuol dire solo non avere delle guerre, ma poter contare su giustizia, stabilità e rispetto reciproco”. Dopo la firma dell’albo d’onore, il viceministro ha lasciato il Sacrario alle 11.35 ma si è soffermata per alcuni ringraziamenti con le autorità ed alcuni amministratori locali tra i quali i sindaci Pisano e Cisint. “Il rapporto con gli amministratori locali – ha spiegato il viceministro – è fondamentale. Stiamo portando avanti quanto iniziato la settimana scorsa a Roma sul tema della sicurezza".

Aspetto, quest'ultimo, "sottoposto dal sindaco di Monfalcone nell’incontro con il ministro Piantedosi quando si è parlato anche di lavoro e occupazione, temi fondamentali sui quali sarà necessario fare una sintesi con Fincantieri”. Da parte sua, il sindaco Cisint ha ringraziato il viceministro e ha sottolineato la grande sinergia messa in atto con il ministero che lavorerà a beneficio del territorio. “La cerimonia di oggi è stata ricca di emozioni e piacevole – sono le parole del sindaco di Fogliano Redipuglia, Cristiana Pisano – abbiamo condiviso insieme alla comunità un momento fondamentale”.

Al termine dei festeggiamenti, è intervenuta anche la senatrice Francesca Tubetti di Fratelli d’Italia: “Per me, Redipuglia ha un valore personale prima che istituzionale. Abbiamo vissuto un momento fondamentale, di ricordo dei caduti e le parole del viceministro sono state un bel segnale. La presenza all’evento è aumentata grazie al lavoro che si fa sul territorio, in primis con il contributo del sindaco, della pro loco e di altre associazioni. Cerimonie come questa fanno emergere quanto impegno ci mette chi lavora al servizio del territorio per custodire sentimenti e valori fondamentali per il futuro del nostro Paese”.

"Oggi, a 77 anni dalla scelta repubblicana che fecero i nostri padri, va confermato il riferimento quotidiano e vissuto alla Costituzione del 1947. Compito delle istituzioni e di chi le rappresenta, a tutti i livelli, è tutelare e rispettare i valori fondanti della nostra Repubblica, nata dalla Resistenza, in un'Italia che oggi è parte fondamentale dell'Europa. Il nostro dovere è continuare a garantire e custodire i principi della democrazia". Lo ha affermato in una nota il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti.

"In questa data il pensiero non può che andare ai tanti ragazzi delle nostre Forze Armate che oggi, partendo proprio anche da Gorizia così come dalle tante caserme del Friuli Venezia Giulia, operano nelle missioni umanitarie per portare sicurezza e democrazia in tutto il mondo", ha commentato Calligaris. Per Scoccimarro, "la Festa della Repubblica deve rinsaldare i valori che fondano la nostra nazione, soprattutto nei più giovani: mai troppo si fa per insegnare ai nostri ragazzi, ma aggiungerei anche agli adulti, perchè spesso non siamo così consapevoli di quale sia la nostra storia. Solo con radici profonde potremo progettare un solido futuro".

Foto Ivan Bianchi/Arc

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