Il fatto
Ruba una bici e scappa tra le macchine in corsa a Monfalcone, la Polizia esplode un colpo in aria

Il fatto è avvenuto nel pomeriggio del 9 agosto. L'uomo, un cittadino rumeno di 42 anni, ha tentato la fuga con un tronchese in mano.
A esplodere il colpo di pistola udito il 9 agosto a Monfalcone è stato un agente di Polizia: a riferirlo è la Questura di Gorizia i cui uomini della Polizia di Stato hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino romeno di 42 anni residente fuori regione, responsabile dei reati di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni aggravate e possesso ingiustificato di strumenti idonei alla forzatura di congegni di chiusura.
Nello specifico, lo scorso 9 agosto, una pattuglia “civetta” del Commissariato Distaccato di Pubblica Sicurezza di Monfalcone, durante un’attività di controllo pianificata a seguito di un furto di biciclette, avvenuto il giorno precedente presso il parcheggio adiacente alla stazione ferroviaria “Trieste Airport” e allo stesso aeroporto regionale, hanno incrociato a Monfalcone, nei pressi della rotatoria di Largo della Marcelliana, un uomo corrispondente alla descrizione in precedenza fornita dell’autore del furto della bicicletta avvenuto a Ronchi dei Legionari che, proveniente da via Bagni, si trovava in sella ad una bicicletta di colore nero e che, al contempo, ne conduceva un’altra con la mano destra.
Immediatamente i poliziotti si sonoa affiancati con l’auto di servizio e, dopo essersi qualificati, gli intimavano di fermarsi per procedere ad un mirato controllo. L’uomo, in un primo momento, aveva iniziato a rallentare per poi fermarsi ma appena il capo pattuglia gli si è avvicinato lo ha aggredito spintonandolo con forza, tanto da farlo cadere a terra. Subito dopo si è messo a fuggire a piedi in direzione del Parco della Rimembranza, correndo pericolosamente a zig-zag tra i veicoli circolanti sulla carreggiata, costringendo il capo pattuglia, nel frattempo rialzatosi, ad inseguirlo.
Per far desistere l’aggressore dalla sua fuga, anche perché sussisteva il concreto rischio di investimento, il capo pattuglia ha deciso di esplodere in aria un colpo di pistola, avendo altresì notato che il fuggitivo teneva nella mano destra un oggetto imprecisato. L’azione, unitamente alla fulminea manovra dell’altro operatore che con la vettura è riuscito a sbarrargli la strada, costringendolo a “deviare” all’interno del parco, ha consentito agli operanti di bloccarlo a terra e di ammanettarlo.
L’uomo è stato tratto in arresto e condotto presso la casa circondariale di Gorizia a disposizione della locale Procura della Repubblica. Il capo pattuglia, a seguito dell’aggressione subita, ha riportato delle ferite alle braccia aventi una prognosi di malattia guaribile in otto giorni. Sono state poste sotto sequestro penale le due biciclette e l’oggetto che il fuggitivo teneva in mano e che, durante la sua fuga, aveva poi gettato via, ovvero una pinza tronchese rinvenuta sopra una rete utilizzata per la copertura degli ortaggi.
L’Autorità Giudiziaria goriziana disponeva il giudizio direttissimo e la convalida dell’arresto, applicando nei confronti dello stesso la misura coercitiva personale dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Va ribadito che per i fatti avvenuti è stato appena promosso un procedimento penale e che vige la presunzione d’innocenza della persona interessata fino a sentenza definitiva di condanna.
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