Botta e risposta
A Ronchi la politica si combatte tra Peba e aumento delle bollette

Il primo cittadino ribatte in merito alle accuse lanciate sul rincaro dei costi dell'energia.
Si dice critica l’opposizione di Ronchi dei Legionari sull’attuazione del Peba, il Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche. “Nel corso del consiglio comunale del 17 gennaio il primo cittadino ha dichiarato che l’amministrazione si era mossa sia per chiedere i finanziamenti alla regione che per la redazione del Peba, per poi su indicazione del Segretario precisare che ne è stato avviato l’affidamento”, sottolineano i pentastellati Lorena Casasola e Denis Deiuri.
“La procedura di attivazione per la redazione del PEBA è partita il 18 gennaio 2022, caso vuole sia il giorno dopo del suddetto consiglio comunale. Va da sé che possiamo ritenere le dichiarazioni del Sindaco fatte in sede di consiglio non veritiere”, proseguono i consiglieri. “Oltretutto la richiesta di contributo serve alle spese di predisposizione del Peba, quindi solo a copertura dell’incarico per il professionista che sarà destinato alla redazione del progetto e non per la realizzazione delle opere. Quindi si evince che non solo il Peba ancora non esiste nel nostro comune, ma ci chiediamo anche come si possa parlare di revisione di un documento che al momento non c’è. Comunque sia la collettività, nell’assordante silenzio della Giunta e della Maggioranza, ha perduto degli importanti contributi regionali che sarebbero serviti ad abbattere molte barriere architettoniche del nostro bel Comune”, concludono.
Fa loro eco il gruppo Ronchi2030. “Per sei anni, circa, abbiamo avuto un’amministrazione locale non curante rispetto alla realizzazione di piste ciclabili, che ha sistematicamente attuato interventi devastanti sul verde pubblico e rigettato ogni proposta di iniziative quali il baratto amministrativo o la creazione di centri giovanili”.
Una politica “ignorante circa l'esistenza e la necessità di implementazione dei Piani per l'abbattimento delle barriere architettoniche - chiosa ancora il gruppo - non si è premurata di portarne avanti la redazione neanche una volta sollecitata in tal senso, non ha saputo sfruttare strumenti di pianificazione quali il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile per trovare soluzioni appropriate al problema del traffico e degli attraversamenti ferroviari, analogie e vicinanze con le politiche del centro destra, non fosse solo per la vicinanza e condivisione con le scelte della Sindaca di Monfalcone”.
Decisa la risposta del primo cittadino, Livio Vecchiet, sulla questione dell'aumento dei costi di energia. “In questi anni abbiamo ridotto i consumi quasi del 50% sostituendo 3mila lampadine stradali a led, dotando scuole ed edifici di caldaie a condensazione e costruendo tre impianti fotovoltaici. Ma abbiamo anche risparmiato su semafori e con la sostituzione delle lampade negli impianti sportivi”.
Il sindaco fa riferimento al Project Financing avviato a settembre 2016 con l’affidamento quindicinale alla Chiurlo Tec di Campoformido per quanto riguarda illuminazione pubblica, semafori, riscaldamento dei locali pubblici.
“In questi giorni - prosegue Vecchiet - mi sono confrontato con molti colleghi, tra i quali il sindaco di Basiliano, che, a causa degli aumenti dei costi delle forniture, si trova persino in difficoltà a chiudere il bilancio di previsione. C'è chi chiede di utilizzare gli avanzi di amministrazione per le spese correnti. Gli aumenti delle bollette si riflettono anche sui costi di gestione delle cucine e delle mense: qui nella mia cittadina si è già cercato di fare qualcosa con un comportamento virtuoso”.
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