Stamattina
Ronchi, scontro all'ultimo consiglio comunale sull'aumento della Tari

Masarà punta il dito sulla gestione mentre Vecchiet ribadisce che «Ausir non risponde ai nostri quesiti e Isa Ambiente chiude i bilanci in profondo rosso».
Sono bastati i soli voti della maggioranza - stamattina, dopo cinque anni e mezzo di giunta Vecchiet - all'ultimo consiglio comunale di Ronchi dei Legionari, per approvare il piano economico e finanziario e le tariffe tari. Sono da sempre due argomenti complessi che, illustrati in aula dall'assessore, Paola Conte, non hanno mancato di scatenare delle polemiche.
Le prime critiche sono state quelle di Enrico Masarà che, alla sua ultima apparizione nella scena politica cittadina, ha contestato l'aumento della tari deliberato dalla giunta e da molti altri comuni dell'isontino. “Il progetto di Isa Ambiente sta fallendo – ha detto il consigliere di opposizione – così come sta fallendo quel disegno che doveva permetterci di contenere i costi a fronte dell'aumento della differenziata. Siamo al punto che Isa manda i conti e noi, supinamente, paghiamo. Chiedo al sindaco di farsi portavoce con i colleghi perché la situazione cambi”.
Immediata è stata la risposta del primo cittadino. “Siamo ricattati da anni, questo è indubbio. Ausir – sono state le parole di Vecchiet – è una realtà che nemmeno risponde ai nostri quesiti, non esiste dialogo e Isa Ambiente, ormai da due anni, chiude i bilanci in profondo rosso, tanto da farci temere il peggio. Farò sicuramente la mia parte se, ovvio, sarò rieletto”. Sulla questione Tari interviene anche il candidato sindaco di Ronchi Nuova Era e Vermegliano Domani. “Apprendiamo con rammarico l'aumento relativo alle tariffe tari che a Ronchi dei Legionari sarà al massimo del 14%, e graverà sulle famiglie dell'isontino. Per chi deve sostenere enormi sacrifici per il caro vita questo è l'ennesimo balzello che il fallimento dei partiti scarica sui cittadini. In tutta questa vicenda Isa – tuona ancora Massimo Di Bert - pensa di trasferire la sede da Ronchi dei Legionari a Gorizia, scaricando anche questi costi sui cittadini che continuano a pagare senza avere servizi all'altezza". Per il candidato civico dunque si tratta di una scelta inopportuna, costosa e fuori da ogni logica per una società che negli ultimi anni ha avuto molte perdite. "Riteniamo che la distanza dei vecchi amministratori dalla vita reale sia ormai diventata quasi incolmabile. Anni di promesse senza alcun fondamento non possono essere dimenticate. Ma con la raccolta differenziata non si dovevano ridurre le tariffe? Invece è un aumento continuo e costante” così in chiusura il candidato Di Bert.
"Dopo aver proceduto alla modifica del regolamento per la disciplina della tassa sui rifiuti, questa amministrazione comunale essendo in scadenza di mandato, si limita ad adottare solamente atti urgenti ed inderogabili. L'adozione del Pef è uno di questi atti in quanto necessario per l'approvazione successiva delle tariffe per la TARI per il corrente esercizio. Fino ad oggi ciò non era stato possibile in quanto Ausir, l' ente che è territorialmente competente per questo, non aveva ancora provveduto alla trasmissione del piano economico finanziario del 2022 validato" così l'assessore uscente al bilancio Paola Conte.
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