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Ronchi ricorda Giorgio Ursi, medaglia d'argento a Tokyo e stella della bici
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Sabato l'inaugurazione della mostra, visitabile per due settimane tra ricordi e storie del campione.
Sarà inaugurata sabato 19 novembre alle 17, a Ronchi in via Monte Sei Busi, la mostra documentaristica che l'associazione culturale Jadro ha organizzato nella sua sede per ricordare il ciclista Giorgio Ursi, nato Jurij Uršic. L'esposizione si intitola "Omaggio a Giorgio Ursi (1942 - 1982)" definito da tanti "il Coppi" del territorio goriziano. L'atleta nacque 80 anni fa a Doberdò del Lago e morì all'età di 40 anni per un infarto. Era socio del circolo ricreativo dei Cantieri Riuniti dell'Adriatico.
Proprio in quel contesto cominciò a dedicarsi al ciclismo, attestandosi nel tempo come recordman. Un'attività che in seguito praticò in molti altri contesti associativi. Dal circolo del cantiere navale monfalconese andò all'associazione ciclistica Bartali Rovis di Trieste per poi passare alla Vital di Ravenna e approdare infine a Roma da dove, nel 1964, Ursi partì per partecipare alle olimpiadi di Tokyo. Lì ottenne il riconoscimento della medaglia d'argento nella gara dedicata alla disciplina dell'inseguimento individuale.
"Era un uomo semplice - sono le parole del presidente di Jadro Carlo Mucci - però ancora ricordato nella Bisiacaria e in maniera particolare a Doberdò e Ronchi". Il "Coppi del Goriziano" ha dato tanto alla nostra provincia praticando questa disciplina ed è per questo che l'associazione culturale slovena ha deciso di dedicargli questo omaggio attraverso la mostra dei momenti salienti della carriera sportiva di questo atleta nostrano.
"Vogliamo ricordarlo per valorizzare una persona che ha dato lustro alla storia sportiva del territorio" ha commentato in chiusura Mucci. Sabato a Vermegliano sono attesi anche dei coetanei di Ursi. Parteciperanno all'inaugurazione un compagno militare e un rappresentante dell'ex circolo ricreativo del cantiere. Al taglio del nastro prenderanno parte anche il vicesindaco Enrico Papais, l'assessore alla cultura Monica Carta, il direttore del Kulturni dom Igor Komel che ha collaborato alla riuscita dell'iniziativa e Vili Princic, che traccerà la cronistoria del personaggio.
L'esposizione durerà due settimane e sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 17.30 alle 19, tranne il mercoledì quando l'orario di visita sarà dalle 15 alle 18.
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