LA PROPOSTA
Ronchi ricorda la Brigata Proletaria e Benvenuto richiederà il conferimento della Medaglia d’oro al Valor Civile

La manifestazione si terrà sabato 6 settembre alle ore 18. L’avvio dell’iter rappresenterà «un atto di giustizia verso la nostra storia e un esempio da trasmettere alle generazioni future».
Ronchi dei Legionari si prepara a ricordare l’82esimo anniversario dell'inizio della Resistenza Italiana e della battaglia di Gorizia. La commemorazione in ricordo della formazione della Brigata Proletaria e della Battaglia di Gorizia si terrà sabato 6 settembre davanti al cippo sito in Salita Doberdò a Ronchi dei Legionari nella frazione di Selz.
Il programma della manifestazione prevede alle ore 18 il ritrovo sulla stradina all’esterno dell’ex parco feste di via Monte Cosich di Selz. Poco dopo partirà il corteo accompagnato dalla Filarmonica “Giuseppe Verdi”. Dopo una breve sosta davanti alla lapide dedicata ai Caduti di via Monte Cosich e la posa di una corona, il corteo giungerà in Salita Doberdò dove avrà luogo il saluto della presidente della locale sezione Anpi, Marina Cuzzi. Previsti anche gli interventi dei sindaci di Ronchi e Doberdò.
L’oratore ufficiale sarà Ennio Pironi, presidente de Comitato Provinciale Anpi. I partecipanti potranno parcheggiare i propri mezzi nella zona attigua al campo sportivo vicino all’ex parco feste di via Monte Cosich.
«In occasione della cerimonia dello scorso anno in ricordo della prima formazione partigiana dell’8 settembre 1943 – sono le parole del sindaco Mauro Benvenuto - aveva affermato Ronchi dei Legionari merita la Medaglia d’Oro. Oggi rinnovo quell’impegno e annuncio che proporrò ufficialmente il conferimento della Medaglia d’Oro al Valor Civile alla nostra città».
«La nostra comunità ha già ricevuto la Medaglia d’Argento al Valor Militare, ma la storia ci consegna anche un patrimonio civile straordinario – rileva ancora il primo cittadino - dopo l’8 settembre 1943, quando migliaia di soldati italiani in fuga attraversarono Ronchi, la popolazione si mobilitò senza esitazioni: offrì cibo, acqua, abiti, cure e rifugio, rischiando in prima persona per sottrarli ai rastrellamenti tedeschi e consentire loro di rientrare a casa. Fu una vera e propria azione corale di solidarietà che vide la parrocchia, le famiglie e tante figure della comunità lavorare insieme per salvare vite».
Secondo Benvenuto questo spirito di umanità e di resistenza silenziosa, pagato anche con persecuzioni e lutti, «merita oggi di essere riconosciuto al massimo livello».
«La nostra amministrazione avvierà l’iter necessario con le autorità competenti affinché alla nostra città venga conferita la Medaglia d’Oro al Valor Civile, un atto di giustizia verso la nostra storia e un esempio da trasmettere alle generazioni future».
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