Ronchi ricorda la Brigata Proletaria, 80 anni fa iniziava la Resistenza

Ronchi ricorda la Brigata Proletaria, 80 anni fa iniziava la Resistenza

LA MANIFESTAZIONE

Ronchi ricorda la Brigata Proletaria, 80 anni fa iniziava la Resistenza

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 04 Set 2023
Copertina per Ronchi ricorda la Brigata Proletaria, 80 anni fa iniziava la Resistenza

Ancora una volta si rinnoverà la tradizionale fiaccolata fino a salità Doberdò. Sabato scorso il ricordo in piazza Transalpina con Anpi ed ex partigiani sloveni.

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Ronchi dei Legionari, città decorata con medaglia d’argento al valor militare proprio per l’impegno profuso nel corso della guerra di Liberazione, si prepara all'importante cerimonia dell'8 settembre, a 80 anni dall’inizio della Resistenza e, soprattutto, della costituzione proprio nella città bisiaca della Brigata Proletaria. Fu la prima formazione partigiana nata in Italia dopo l’armistizio. Ancora una volta quindi, venerdì 8 settembre, si rinnoverà la tradizionale fiaccolata che porterà i partecipanti sino al cippo dove, lungo salita Doberdò, allora si ritrovarono in molti che, da li a poco, si sarebbero impegnati nelle battaglie di Gorizia.

Il ritrovo è fissato alle ore 18, in via Monte Cosich e da lì si snoderà il corteo che farà sosta alla lapide che, lungo la stessa via, ricorda i caduti nella Resistenza del rione di Selz. Alla Cerimonia prenderanno parte i rappresentanti di diversi comuni, associazioni e dei sindacati, che saranno accompagnati dalla Banda della Società Filarmonica Giuseppe Verdi, diretta dalla maestra Fulvia Antoniali. Saranno eseguiti anche alcuni brani da parte del coro giovanile Audite Juvenes, guidato dalla maestra Gianna Visintin.

Durante la cerimonia, prenderanno la parola il sindaco di Ronchi dei Legionari, Mauro Benvenuto e quello di Doberdò del Lago, Fabio Vizintin, mentre l’intervento ufficiale vedrà protagonista Antonella Lestani della presidenza regionale dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia che promuove l’evento con il patrocinio della municipalità ronchese. Con un'ordinanza emessa dalla Polizia Locale, è stata disposta la chiusura al traffico di via Monte Cosich, dall'incrocio con via del Capitello a quello con via Metlika, dalle 18 e sino al termine della manifestazione.

Il giorno dopo, sabato 9 settembre, alle 20.30, in piazzetta Francesco Giuseppe, si vivrà l'appuntamento con il professor Angelo Floramo che, accompagnato dall’intermezzo musicale di Aljosa Saksida, parlerà, conversando con il giornalista Luca Perrino, presidente dell'associazione Leali delle Notizie, sul tema “Una scelta etica e resistenziale contro i fascismi di ieri e di sempre”. La Brigata Proletaria è una realtà storica italiana fondamentale in quanto è stata la prima formazione armata partigiana che si è costituita nel territorio italiano subito dopo l'armistizio del 1943.

La "marcia delle tute blu" verso Selz e poi la battaglia di Gorizia che durò quasi un mese. Il 12 settembre 1943, venne ordinato alla Proletaria di trasferirsi in prima linea per aiutare lo schieramento sloveno che si apprestava a fronteggiare l'arrivo dei tedeschi. “L’amministrazione comunale, sempre presente a questa cerimonia – sono le parole del sindaco Mauro Benvenuto - continua a credere alla necessità di ricordare questa data, di quel periodo di riscossa del nostro popolo”.

Sempre nel ricordo di quel lungo scontro a fuoco, che contrappose partigiani e nazifascisti, sabato pomeriggio si è tenuta una cerimonia in piazza Transalpina tra Gorizia e Nova Gorica. Anpi e l’omologa associazione slovena, la Zzb Nob, hanno infatti organizzato l'evento “Musiche senza confini / Pesem brez meja" per ricordare gli 80 anni dall'inizio della battaglia di Gorizia. Un momento di musica e parole per ricordare la lotta contro l'occupazione, che ha visto anche il sostegno della municipalità slovena con il vicesindaco Marko Tribušon.

"Questo è un luogo simbolico - ha spiegato Patrik Zulian, dirigente nazionale del sodalizio - e oggi è riempito da un elemento di fratellanza, ossia l'anti-fascismo. Ci sono 18 pagine redatte dalla Commissione mista italo-slovena nel 2001 su quanto accadde in quel periodo storico, ma la parte italiana non l'ha mai pubblicate in modo ufficiale. Sono una pietra miliare di cui non si può fare a meno. Nella realtà, la comune lotta nacque in fabbrica e tra gli operai italiani e sloveni che stesero una rete comune anti-fascista. Il 9 settembre ci fu la prima battaglia contro i tedeschi, di questo dobbiamo esserne fieri".

Ha collaborato Timothy Dissegna

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