LE CRITICHE
Ronchi in preda al traffico: la voce di chi guida ogni giorno

Alessandro Zoff, istruttore di guida, denuncia criticità e carenze nella viabilità cittadina. I problemi maggiori sono l’assenza di rotatorie e di piste ciclabili.
Sembra che la viabilità di Ronchi dei Legionari necessiti di una revisione e della creazione di nuove soluzioni per diminuire il problema del traffico. Questo, in sostanza, è il pensiero espresso da Alessandro Zoff, istruttore di guida dell’autoscuola Zoff di Ronchi. Tramite una nota inviata al nostro giornale l’insegnate di guida ha fatto il punto su quelle che ritiene siano pesanti criticità, di cui è testimone quotidianamente per via del suo lavoro.
«Iniziamo con le rotonde – scrive Zoff – denigrate, criticate, ma, se si vuole che il traffico scorra e non ci siano incidenti gravi, indispensabili. Se guardiamo al territorio dei comuni limitrofi dove sono state realizzate, recentemente anche a Fogliano, le file sono scomparse o quasi.» Due, in particolare, sono le rotatorie che sarebbe necessario realizzare per risolvere gli enormi problemi di traffico: una all'incrocio del discount Tulipano, concatenata con una più piccola all’altezza delle calzature Bertossi; l’altra fra via Mazzini e la SS 14 (ex pesa). «In particolare – spiega nella nota – con quest’ultima verrebbero eliminate le interminabili file di auto che ogni giorno, in orari critici, si formano fino alla cima del cavalcavia di Ronchi».
«Nonostante il progetto esista da anni e da anni se ne parli» l’unica rotonda esistente è quella in prossimità dell’aeroporto e, a sua volta, dovrebbe essere ristrutturata. «Una rotonda, per funzionare bene, deve avere due corsie parallele in entrata: questa ne ha una sola e, quindi, si creano lunghissime colonne sia verso Begliano che verso Ronchi, nelle ore di punta del traffico».
Ad aggravare la situazione delle code si aggiunge un’altra criticità: «sul semaforo di via Mazzini, all'altezza del Caffè Trieste, è stato levato l'unico accorgimento che funzionava e alleggeriva un poco il deflusso delle auto, ossia la freccia verde continua di svolta a destra verso Monfalcone». «Per che cosa? – chiede retoricamente l’istruttore – per far posto a una zona di carico-scarico usata prevalentemente in maniera impropria per soste varie». Anche il giorno di mercato settimanale, che si svolge nella strada che attraversa il centro di Ronchi, costringe il traffico a riversarsi sul già citato incrocio del Tulipano.
Non bisogna dimenticare, poi, «l’infelice posizione di Ronchi rispetto alla rete ferroviaria». «Il territorio ronchese viene, infatti, intersecato da ben tre linee ferroviarie – illustra Zoff – la Trieste-Udine, la Trieste-Venezia e, da ultima, la più problematica per il traffico locale, la linea di raccordo monobinario fra Gorizia e la linea che va a Venezia che, intersecando e bloccando la statale 305 all'altezza del cimitero di Ronchi, crea, colonne interminabili di auto». Visto l’aumento dell’afflusso dei treni negli ultimi anni, dunque, le ore di punta corrispondono a ingorghi prolungati.
Sarebbe giusto e soprattutto sicuro pensare anche ai possibili ciclisti: non esiste una pista ciclabile che unisca in maniera efficace Ronchi alla città di Monfalcone. «Monfalcone ha due ciclabili perfettamente fruibili, di cui una finisce all'altezza della pizzeria “Al Gambero” – spiega Zoff – dal versante ronchese non c’è alcuna continuazione verso il centro cittadino. L'altra finisce all'inizio di via 24 maggio a Ronchi, vicino alla trattoria “Boscarol”, anche qui nessuna continuazione verso la zona centrale di Ronchi».
Così, l’istruttore si avvia alle conclusioni: «Attualmente, una persona che vuole andare in bici da Ronchi a Monfalcone rischia la vita nel tratto ronchese, perché è costretto a fare pericolosi slalom in mezzo alle macchine per prendere le due ciclabili in territorio monfalconese. Prendere la ciclabile che parte dalla pizzeria “Al Gambero” e raggiungere l’ospedale è un’impresa da coraggiosi». Si sta effettivamente progettando un prolungamento? Se sì, a quando la realizzazione? Sono domande che Alessandro Zoff ha posto anche al sindaco di Ronchi, Mauro Benvenuto.
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