Ronchi pensa al nuovo Parco Excelsior, «spazio versatile per associazioni e giovani»

Ronchi pensa al nuovo Parco Excelsior, «spazio versatile per associazioni e giovani»

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Ronchi pensa al nuovo Parco Excelsior, «spazio versatile per associazioni e giovani»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 29 Ott 2024
Copertina per Ronchi pensa al nuovo Parco Excelsior, «spazio versatile per associazioni e giovani»

Lo studio di fattibilità costato 4 mila euro è stato affidato a Movio Poletto Architetti. Il progetto ha un valore di circa 480mila euro.

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L’amministrazione comunale di Ronchi dei Legionari ha affidato allo Studio Movio Poletto Architetti uno studio di fattibilità per la riqualificazione e la valorizzazione del Parco Excelsior di via Roma. Come confermato dall’assessore ai lavori pubblici Michela Lorenzon, l’obiettivo è quello di presentare e garantire «uno spazio sociale inclusivo e polifunzionale». «Dopo essere partiti dallo stato di fatto – spiega l’architetto Michele Poletto – abbiamo proposto le nostre nuove prospettive di utilizzo dell’area che avrà una vasta tipologia di fruibilità». L’opera infrastrutturale proposta è pensata soprattutto alle esigenze dell’attivo tessuto associativo cittadino e a quelle del mondo giovanile.

Il progetto si è sviluppato attraverso un continuo confronto con l’amministrazione assieme alla quale è stata valutata la qualità architettonica della soluzione con la fattibilità economica ed in particolare con la possibilità di realizzare il progetto in più fasi funzionali. «Il punto di partenza condiviso – si legge dallo studio - è stato quello di prolungare la pavimentazione della “ex sala da ballo” fino al parco a realizzare una sorta di “piazza” ai lati della quale si attestano gli stand con i relativi spazi di pertinenza». Sono tre le fasi progettuali che Movio Poletto Architetti ha proposto.

La prima è realizzare le aree pavimentate già predisposte all’istallazione degli stands che verranno però posizionati esclusivamente durante gli eventi. Questa predisposizione può essere più o meno rigida, ossia le posizioni delle installazioni sono già previste e si può solo “giocare” sul numero degli stand da posizionare (soluzione più semplice) o la predisposizione consente diverse configurazioni di posizionamento degli stand. Quest’ultima soluzione è più complessa perché comporta la necessità di poter modificare il posizionamento degli allacci agli impianti a rete (acqua, elettricità e scarichi acque reflue) per ogni singolo stand.

La seconda fase è riferita alla costruzione di uno spazio coperto fisso di grandi dimensioni, con struttura verticale in acciaio e copertura o in acciao o in telo da attrezzare per giochi e sedute durante il periodo non interessato da eventi e che sia già predisposto alla realizzazione di stand chiusi all’occorrenza. Ovviamente deve essere ingegnerizzata la fase di montaggio e smontaggio degli stand in modo tale che possa essere realizzata anche dagli operai comunali.

Nella terza parte dei lavori si prevede la posa di elementi architettonici coperti che possano essere utilizzati anche quando non ci sono eventi con il posizionamento di sedute, giochi ecc e che durante le manifestazioni possano essere utilizzati come stand. Inoltre potrebbe essere molto interessante e funzionale prevedere la possibilità di realizzare una superficie coperta tra gli stand in maniera molto facile.

L’ipotesi progettuale nella sua complessità
Al fine di trovare una soluzione che possa dare una risposta ai diversi eventi possibili senza la necessità di prevedere ulteriori strutture mobili si è pensato ad una copertura in legno posizionata trasversalmente alla “piazza”. Alle due estremità saranno posizionati gli stand e ciò consentirà di avere un’ampia superficie coperta totalmente libera da strutture che potrà essere utilizzata per diverse funzioni.

In pratica, il manufatto dovrebbe presentarsi come un grande portale che incornicia - in perfetto allineamento con la ex sala da ballo - il verde retrostante. Facendo coincidere la struttura verticale della tettoia con le pareti degli gli stand stessi, si riuscirebbe a ridurre i costi per gli allestimenti degli stand stessi. Questi avranno dimensioni 2,50x5,00 ml ed esternamente saranno rivestiti da lamiera ondulata traforata o altro materiale analogo per proteggere il legno dalle intemperie e consentire la ventilazione dello stesso, all’interno si può lasciare il legno a vista e posizionare gli impianti esterni alla parete.

L'articolazione in fasi progettuali
In base al quadro delle esigenze espresse dall’amministrazione il progetto si presenta articolato in diverse “fasi funzionali” che costituiranno l’eventuale cronoprogramma. Prima di tutto dovrà avvenire la riqualificazione della pavimentazione dell’estivo riportando la superficie esattamente complanare eliminando la differenza di quota tra le aree ed eliminando le fughe esistenti. Poi, si dovranno predisporre prese e quadri elettrici che consentano una illuminazione dell’area funzionale ai diversi scenari di utilizzo della stessa. A seguire, bisognerà provvedere alla realizzazione dei sottoservizi e delle varie fondazioni. Infine, ci saranno la fornitura e la posa della copertura in legno.

Il commento del sindaco
«Stiamo pensando ad un luogo dotato di varie flessibilità – sono le parole del sindaco Mauro Benvenuto – uno spazio versatile, non solo a misura di Giardino di Natale, ma utile ad ospitare tanti altri eventi come mercatini, piccole fiere, conferenze o il cinema all’aperto». Per il primo cittadino quello presentato è «un progetto utile a capire e ad avere un’idea di quello che potrebbe realizzarsi per attuare una completa rigenerazione dell’area». Per veder cambiare il volto della zona, ci sarà la necessità di approvare una variazione urbanistica per convertire l’area da “verde di quartiere” a “parco urbano”.

Le cifre
Lo studio di fattibilità è costato al Comune 4mila euro. Si ipotizza sommariamente che l’eventuale opera di riqualificazione del Parco abbia un costo di circa 480mila euro.

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