Ronchi, il Pd raccoglie 124 firme a favore del salario minimo garantito

Ronchi, il Pd raccoglie 124 firme a favore del salario minimo garantito

LA RACCOLTA

Ronchi, il Pd raccoglie 124 firme a favore del salario minimo garantito

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 02 Nov 2023
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La raccolta firme del circolo non solo sul salario a 9 euro, ma anche su aumento dei prezzi, sanità, pensioni e politiche giovanili.

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A Ronchi dei Legionari, si è conclusa con 124 adesioni la raccolta di firme a favore della proposta di legge volta a promuovere l'istituzione del salario minimo orario di 9 euro promossa dal circolo cittadino del Partito democratico. L'iniziativa, che si è sviluppata in piazza Unità nelle mattinate di mercoledì 18 e 25 in occasione del mercato settimanale, e sabato 28 ottobre, costituisce così la prima iniziativa politica messa in campo dal neocostituito direttivo. A tracciare un bilancio dell'iniziativa, è il riconfermato segretario di circolo, Savio Cumin.

“Era importante per la forza politica che rappresentiamo – sono le parole di Cumin - riuscire a confrontarsi con tante persone su una questione rilevante come quella della assoluta necessità per tutti i lavoratori a conseguire uno stipendio dignitoso per il mantenimento della propria famiglia. Questo, in modo tale da poter affrontare la forte crescita dell'inflazione determinata dalla instabile situazione economica attuale”.

Numerosi sono stati i cittadini, che oltre a sottoscrivere di buon grado la petizione, hanno pure espresso ai dem presenti in piazza, una viva preoccupazione per l'acuirsi del diffuso e continuo aumento dei prezzi sia dei prodotti di prima necessità, sia delle tariffe dei vari servizi domestici.

"Oltre a ciò, in particolare fra le persone più anziane - continua Cumin - è emerso una grande timore sul futuro occupativo dei giovani e sulla deriva dei servizi della sanità. Sono state richieste informazioni sulla questione delle nuove regole per le pensioni. I cittadini ritengono insufficiente l'adeguamento degli importi previsti per il 2024".

“Appare sempre più incomprensibile la titubanza e riluttanza del governo Meloni nel non prendere in considerazione questa richiesta di salario minimo da 9 euro lordi per ogni ora di lavoro a favore degli oltre 3 milioni di occupati, che purtroppo – conclude Cumin - lavorano privi di contratto collettivo nazionale”.

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