Dall'assise del 28 dicembre
Ronchi dei Legionari, impasse in Consiglio Comunale sulle ipotesi per la sostituzione dei passaggi a livello

Ritirata la mozione di contrarietà alle ipotesi per il superamento dei vari passaggi a livello sulla direttrice Udine-Trieste. La palla passa alla prossima assise pubblica.
Si è concluso in un’ora e mezza ma senza una mozione congiunta il consiglio comunale di Ronchi dei Legionari, riunitosi nella serata di oggi, 28 dicembre. Tra i punti all’ordine del giorno anche, appunto, una mozione congiunta presentata da tutti i gruppi consiliari sulla contrarietà del consiglio alle ipotesi progettuali di superamento dei passaggi a livello lungo la ferrovia Udine-Trieste.
All’inizio del consiglio il sindaco, Livio Vecchiet, ha rimarcato come fosse necessario “che questa mozione venga approvata all’unanimità. Siamo tutti convinti che un cavalcavia del genere possa rovinare il nostro paesaggio”. Atto che sarebbe stato inviato a Regione, Rfi e Comune di Monfalcone, oltre che tutti gli altri soggetti interessati.
A chiedere l’aggiunta di un emendamento il consigliere in quota Pd Enrico Masarà con la richiesta di impegnare il sindaco a convocare in tempi brevi, ovvero 30-60 giorni, alla presenza dei tecnici di Rfi esclusivamente per un confronto sulla tematica in oggetto”. “Sulle tematiche di pianificazione urbanistica – ha sottolineato Masarà - è sempre e solo il consiglio che si esprime e poi il sindaco porta la questione ai vari soggetti interessati”.
“È stato chiesto il coinvolgimento della Regione – ha ribattuto il primo cittadino - perché la riteniamo fondamentale in questo discorso. Dobbiamo capire come risponderà. Non vi è ancora un progetto, mancano ancora i fondi che vi sono solo per la progettualità. Quanto è conosciuto è una bozza di progettualità”.
Una problematica comune anche ad altre zone, come per il passaggio a livello di Dobbia per il quale si sono mossi, tempo fa, i comuni di San Canzian d’Isonzo, Turriaco e Staranzano. Per Ronchi si tratterebbe, secondo l’intero consiglio, di “uno stravolgimento del Territorio”, nel caso il progetto di un sovrappasso nella zona dei ruderi di Villa Hinke prendesse realmente forma.
Dopo un’ora abbondante di dibattito, e una sospensione del consiglio stesso, i consiglieri non sono riusciti a raggiungere un accordo, nonostante la discussione precedente nell’apposita commissione consiliare. Da qui la richiesta di ritirare la mozione per presentarne una nuova “discussa in precedenza”, come ha ribadito il sindaco. Per una svolta sull’annosa questione, quindi, sarà necessario attendere la futura assise comunale.

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