La novità
Ronchi, inizia la demolizione delle Case Pater: giù tre villette, al loro posto una palazzina con 12 alloggi

In questa fase il Comune gestirà l’area con il criterio del 30%-70%, ovvero 30% ad Ater Gorizia per ulteriori appartamenti e il 70% restante al Comune per creare spazi verdi o altri edifici.
Sono stati avviati in questi giorni dei lavori «epocali», così sono stati definiti dal sindaco di Ronchi dei Legionari, Mauro Benvenuto. Si tratta della demolizione di tre ‘Casette Pater’, ovvero le costruzioni che si ergono lungo via Redipuglia. Due delle tre si trovano all’angolo con via Matteotti mentre la terza è ubicata proprio all’inizio di via Redipuglia.
Il tutto si inserisce all’interno del protocollo d’intesa che era stato siglato da Ater Gorizia e dal Comune di Ronchi dei Legionari nel 2023 cui era seguita la variante 9 al Piano regolatore generale comunale nel quale era stata prevista la costruzione di due piccoli condomini per un totale di 12 alloggi.
«Prima demoliamo le tre casette che sono disabitate per costruire l’edilizia convenzionata nella quale far rientrare, poi, gli abitanti delle case attualmente utilizzate a metà, in modo da poter procedere alla demolizione delle altre», così Benvenuto.
Per effettuare demolizione e smaltimento degli elementi inquinanti è stato effettuato un primo censimento arboreo e, quindi, eseguita la pulizia delle aree verdi. L’intera area, grazie al protocollo d’intesa, è attualmente in gestione al Comune e si tratta di 56 casette per un totale di 112 nuclei abitativi dei quali, attualmente, solo 40 sono occupati.
Il Comune, che gestirà l’area con il criterio del 30%-70%, ovvero 30% ad Ater Gorizia per ulteriori appartamenti e il 70% restante al Comune per creare spazi verdi o altri edifici sia pubblici sia di edilizia convenzionata, è in ogni caso l’ente che esegue l’intera operazione grazie a un primo contributo regionale da 5milioni di euro cui è seguito, da poco, un altro da 3,5milioni di euro. Il secondo lotto consentirà la realizzazione di una palazzina con 14 alloggi.
«È un lavoro epocale perché in realtà dopo decenni di varie discussioni e passerelle e promesse dalle parole si passa finalmente ai fatti», dichiara lapidario il primo cittadino. «È un progetto che può essere anche sperimentale per la collaborazione tra Enti nel quale ci hanno creduto sia Regione che Ater: ringrazio l’ex presidente di Ater Fabio Russiani, l’attuale presidente Daniele Sergon, il direttore ingegner Korenika e il funzionario ingegner Rainis, che hanno seguito con attenzione e competenza ogni fase. Il nostro personale e infine ringrazio con convinzione l’assessore regionale Cristina Amirante, che ha sostenuto questo progetto con sensibilità politica e visione strategica».
«Oggi a Ronchi dei Legionari si scrive una pagina di storia – prosegue il primo cittadino - perché la rigenerazione dell’area delle Casette Pater non è solo un intervento urbanistico ma è la fine di un lungo abbandono, è la risposta concreta a decenni di promesse rimaste tali. È, soprattutto, il segno che quando c’è volontà politica vera, le cose cambiano davvero. È solo l’inizio, ma è un inizio irreversibile, concreto, appunto storico».«Solo gli uomini del fare sanno risolvere problemi complessi come questi mettendo a disposizione la propria esperienza amministrativa, lungimiranza e soprattutto, in questo caso, la costanza e questa è stata la chiave di volta di una operazione molto complessa» commenta il presidente di Ater, Daniele Sergon.
«Il grazie va inprimis al mio predecessore Fabio Russiani che mi ha fatto trovare praticamente la chiave solo da girare, ed io ho girato il prima possibile - continua Sergon - anche se per l'ennesima volta, dopo 50 anni di pratiche burocratiche normative e legali a gennaio 2025 si era bloccata l'operazione per l'ennesima volta. Un frangente dovuto per un problema di locatari, non semplice, che grazie agli uffici Ater però abbiamo gestito. In particolare un ringraziamento va alla dirigente Dellai della parte Locativa e al dirigente Mattiussi della parte Tecnica».
Per Segon, il supporto del sindaco Benvenuto è stato fondamentale: «Siamo riusciti a superare tutto, la sinergia con l'Amministrazione Comunale è stata fondamentale». Dopo la pulizia dell'area e si continuerà con le prime demolizioni tra settembre eottobre.
«La progettazione esecutiva è stata conclusa dal nostro ufficio progettazione, e la copertura economica per lotto 1 e 2 trovata completamente a dicembre 2024. Un grazie va rivolto alla Regione Friuli Venezia Giulia che ha reso possibile questo importante intervento aumentando le disponibilità alle Ater nei propri fondi pluriennali». Definito «decisivo» anche l'impegno dell'assessore regionale Amirante. «Ora andremo in gara per la realizzazione. Il nodo casette Pater, costruite dallo stato nel 1939, passate poi ad IACP e poi ATER Gorizia, che dal 1965 è iniziato ad essere un problema pesante, oggi vede l'inizio della sua risoluzione. Ha ragione Benvenuto, è un momento storico. Ma continuiamo a lavorare "pancia a terra" e seguiamo tutti i lavori che sono appena iniziati» conclude Sergon.
Ha collaborato Ivan Bianchi
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