Ronchi, i vini di Marcello Brotto ai vertici internazionali del ‘Berliner Wine Trophy’, medaglia d’oro per il Sauvignon

Ronchi, i vini di Marcello Brotto ai vertici internazionali del ‘Berliner Wine Trophy’, medaglia d’oro per il Sauvignon

IL PREMIO

Ronchi, i vini di Marcello Brotto ai vertici internazionali del ‘Berliner Wine Trophy’, medaglia d’oro per il Sauvignon

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 20 Nov 2025
Copertina per Ronchi, i vini di Marcello Brotto ai vertici internazionali del ‘Berliner Wine Trophy’, medaglia d’oro per il Sauvignon

Riconoscimenti anche per il Traminer e Malvasia. Martinelli, «questa realtà una grande certezza».

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L’azienda agricola Marcello Brotto di Ronchi dei Legionari si riconferma ai vertici internazionali per la qualità del suo prodotto. La rinnovata partecipazione dell’azienda bisiaca si è tenuta in occasione dell’ultima edizione del “Berliner Wine Trophy”, manifestazione tradizionalmente promossa, in Germania, dall’organizzazione internazionale per la vigna ed il vino. Una realtà che - va detto - guarda più agli aspetti scientifici e tecnici del vino, più che al marketing ed all’etichetta locale.

L’azienda, oggi guidata da Paolo Brotto e dalla figlia Laura, si è aggiudicata, per il quarto anno consecutivo, la medaglia d’oro per il Sauvignon, il massimo riconoscimento anche per il Pinot grigio e la medaglia d’argento per il Chardonnay tra ben 4mila i vini totali in concorso. «Una grande soddisfazione – hanno detto Paolo e Laura – che si accompagna anche ai buoni piazzamenti ottenuti dal Traminer e dalla Malvasia e per un rosso, un Cabernet per la precisione, che abbiamo voluto portare per la prima volta in gara. Tutto questo ci ha fatto capire il salto di qualità che abbiamo compiuto in questi anni dai nostri prodotti».

A sottolineare questo momento importante per la vita della storica azienda che, oggi, produce quasi 700 ettolitri, con ben 20mila imbottigliamenti, sono stati il sindaco, Mauro Benvenuto e gli assessori Gianpaolo Martinelli e Michela Lorenzon. «L’adesione alla Città del Vino – ha detto Martinelli – ci ha permesso di essere dei facilitatori per la promozione delle nostre aziende, ascoltando le loro esigenze e mettendo in campo alcune importanti iniziative. Siamo orgogliosi per questi riconoscimenti, che, per la città, sono un importante ritorno. La famiglia Brotto, per tutti noi, è una grande certezza».

La produzione 2025 non è stata abbondante, con gradazioni alcoliche basse, ma la qualità del prodotto può ritenersi ottimale. Fortunatamente le vigne ronchesi non hanno subito la piaga della grandine. «Negli ultimi anni – sono state ancora le parole di Paolo e Laura – abbiamo potuto constatare una netta ripresa del mercato interno, ma anche locale. Il Covid ha fatto cambiare la mentalità di molti produttori, che, come nel nostro caso, hanno compreso l’importanza di sviluppare la vendita a chi abita a pochi chilometri dall’azienda. Le vetrine promosse dall’amministrazione comunale e dalla Pro Loco ci hanno certo avvantaggiato». I risultati prodotti da questa eccellente realtà locale sono stati anche evidenziati alla Festa del Ringraziamento, celebrata domenica scorsa nella Chiesa di Santo Stefano. Un pensiero particolare è stato quindi rivolto al lavoro dell’uomo che si impegna nel preservare i frutti della terra.  

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