Ronchi, dibattito in aula sulla salute e sul futuro di Isontina Ambiente

Ronchi, dibattito in aula sulla salute e sul futuro di Isontina Ambiente

Il caso

Ronchi, dibattito in aula sulla salute e sul futuro di Isontina Ambiente

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 12 Ott 2022
Copertina per Ronchi, dibattito in aula sulla salute e sul futuro di Isontina Ambiente

La lista civica Borgia presenta i propri dubbi. Benvenuto, «varie dinamiche hanno pesato, ma la società non è in vendita».

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All’interno del consiglio comunale di Ronchi dei Legionari, riunitosi il 10 ottobre, tra le varie interrogazioni, anche quella presentata da Alessandra Marocco e Vincenzo Borgia della Lista Civica Borgia. Tema del documento la società partecipata Isontina Ambiente Srl: citando numerosi documenti i consiglieri hanno evidenziato come “il gestore Isontina Ambiente srl non è in grado di perseguire un proprio equilibrio economico finanziario”.

Da qui l’interrogazione al sindaco per conoscere “quali provvedimenti intenda assumere o abbia già assunto l’Amministrazione Comunale in relazione ai patti parasociali di Isa Ambiente Srl, non ancora validati da Anac” ma anche “quali procedure intende attivare per valutare una società partecipata che registra disequilibrio finanziario ed economico”. I firmatari hanno posto un punto di domanda anche sulla nomina del coordinamento soci e “se al sindaco risulta che ci siano trattative per la vendita della Società Isa Ambiente Srl”.

“In relazione ai patti parasociali di Isa Ambiente Srl, la tematica non è risolvibile dal solo Comune di Ronchi dei Legionari, ma deve essere condivisa da tutti i Comuni con una posizione univoca, e non con azioni disordinate che hanno dato luoghi a fronti contrapposti tra le varie compagini societarie. Un’azione, come quella finora condotta, in cui si trasferiscono ad Anac tre o più posizioni, talvolta antitetiche, rischia di trasformarsi in una affermazione, di fatto, di assenza di controllo”, ha fatto sapere Benvenuto.

Il sindaco, inoltre, ha portato all’attenzione dell’assise la risposta della stessa Anac, datata 3 ottobre 2022, che ha fissato un ulteriore termine di trenta giorni per un riscontro. “i contributi prodotti da parte del Comune di Monfalcone Gorizia, Staranzano e Cormons per conto dei comuni soci, presentano elementi di eterogeneità che dovrebbero essere ricomposti in una posizione comune”, sottolineando al contempo che dagli stessi contributi “non sembra emergere la volontà di un impegno da parte dei soci all’adeguamento del requisito di controllo analogo congiunto” e che “dato l’attuale assetto societario (2 soli soci su 28 detengono oltre il 50% del capitale sociale)”, così il documento Anac. Proprio su questo tema Benvenuto ha fatto sapere di voler “operare per ricercare una posizione comune”.

Più delicata la questione relativa al disequilibrio finanziario, risultato non solo dal risultato di bilancio del 2021 di Isontina Ambiente Srl che “non è frutto di una concertazione con Ausir bensì è il corretto risultato civilistico”, ma anche della presenza nei costi dell’”amministratore giudiziario nominato dalla procura di Gorizia a partire da aprile 2021”.

Dopo aver sottolineato come il Coordinamento Soci sia composto da sindaci o loro delegati dei comuni di Gorizia, Monfalcone, Ronchi dei Legionari, Cormons, Romans d’Isonzo, Mossa e Moraro e che sia operativo “fin dall’approvazione degli attuali patti parasociali”, ha fatto sapere come “non risulta che ci siano trattative per la vendita della società”.  

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