Ronchi, terremoto in giunta: si dimettono Benvenuto e Martinelli

Ronchi, terremoto in giunta: si dimettono Benvenuto e Martinelli

L'annuncio

Ronchi, terremoto in giunta: si dimettono Benvenuto e Martinelli

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 14 Mar 2022
Copertina per Ronchi, terremoto in giunta: si dimettono Benvenuto e Martinelli

La formalizzazione in mattinata con l'annuncio pubblico. Gli uscenti glissano su eventuali ricandidature.

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Sale la febbre pre elettorale a Ronchi dei Legionari. La località bisiaca appena 'fresca’ di nomina a città, a pochi mesi dalle elezioni amministrative, vede consumarsi un improvviso terremoto politico nella giunta comunale. Un inizio di settimana impegnativo, anzi uno scossone, che nel concreto ha visto le dimissioni di due assessori comunali che hanno rimesso le deleghe nelle mani del sindaco Livio Vecchiet. Si tratta di Mauro Benvenuto e di Gianpaolo Martinelli rispettivamente assessori alla cultura e ai servizi socio assistenziali. 

La missiva giunge nelle redazioni a metà mattinata. Nel testo si parla di “decisione non poco sofferta, alla luce dell’inaccettabile situazione di stallo che si è determinata a circa un mese dalla riunione in cui la lista civica ‘Insieme per Ronchi’ aveva deciso di aprire un confronto politico amministrativo con il partito democratico”. La lettera giunta all’attenzione del primo cittadino Vecchiet, all’intera giunta, ai consiglieri e – come da prassi – al segretario comunale, continua poi con una netta presa di posizione degli scriventi che sottolineano “la totale assenza di iniziative politiche tese a costruire le basi per future e solide alleanze”. Sembra quindi che un avvicinamento a casa Pd possa essere concreto per i due amministratori uscenti. Potrebbe essere una mossa utile per rendere più chiaro e solido lo scenario politico cittadino che si presenterà agli occhi degli elettori prima delle votazioni. Le reazioni non sono mancate.

Lapidario il sindaco Vecchiet che ha dichiarato : “Ognuno è libero di fare quello che vuole”. E ancora: “Da parte mia è un gesto incomprensibile. D’altra parte le dimissioni avvengono in tutti i comuni anzi, in alcuni addirittura alcuni vengono cacciati. I due dimissionari hanno sempre avuto la mia massima fiducia e hanno lavorato in autonomia. Io non mi sono frapposto e ho lasciato lavorare: ci sono assessori di altri comuni che devono fare come dice il sindaco senza poter ribattere, anche se non entro nel merito”. Se si tratti, dal canto suo, di una mossa prettamente politica, il primo cittadino ribatte di non interessarsi, “anche perché attualmente ci stiamo occupando dell’ultimo consiglio comunale, previsto per lunedì prossimo, poi valuteremo”. Per ora nomi alternativi non sono stati fatti.

Benvenuto invece glissa e si limita attenendosi a quanto dichiarato nella lettera di dimissioni. Non risulta quindi sciolta nessuna riserva. L’interrogativo allora rimane: le dimissioni saranno preludio a un’eventuale prossima candidatura? 

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