A Ronchi il primo incontro pubblico tra i candidati sindaco

A Ronchi il primo incontro pubblico tra i candidati sindaco

La serata

A Ronchi il primo incontro pubblico tra i candidati sindaco

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 27 Mag 2022
Copertina per A Ronchi il primo incontro pubblico tra i candidati sindaco

Lavoro, commercio con realtà artigianali e industriali, cultura e giovani hanno arricchito il dibattito con diverse prese di posizione.

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I candidati sindaci di Ronchi dei Legionari si sono confrontati con un incontro pubblico - l'unico per ora ospitato in città - tenutosi ieri al parco del circolo Acli Beato Giuseppe Toniolo. La tribuna politica è stata resa possibile in collaborazione con il locale circolo Acli, con il nuovo Bar Acli di Mattia Tuni e con il supporto della Pro Loco rappresentata dal vicepresidente Mauro Caiffalla che ha curato l'impianto audio. Alla regia tecnica che ha permesso i collegamenti social c'erano Davide Madotto che ha collaborato con il caporedattore del nostro giornale Ivan Bianchi. Sul palco, erano presenti quattro dei cinque candidati: Benvenuto Mauro per il centrosinistra, Bragato Sara per la sinistra, Di Bert Massimo e Vecchiet Livio sostenuti dalle loro liste civiche. Era assente il candidato del centrodestra Vincenzo Borgia risultato positivo al covid.

Sono state sei le domande rivolte agli aspiranti sindaci. La prima sul sociale, poi quella su lavoro, commercio agricoltura e artigianato. Si è parlato anche di sviluppo del territorio e di valorizzazione del patrimonio culturale locale. Non sono state tralasciate le politiche giovanili con la famiglia e infine il capitolo su emergenza energetica e fonti green rinnovabili.

Sulla primo tema, nel question time elettorale, Di Bert ha parlato di marciapiedi da rifare, attenzioni ai disabili e fondi di sostegno ai più deboli. L'uscente Vecchiet ha focalizzato la sua attenzione su asili nido, temi dell'infanzia e anziani. Per Bragato bisogna puntare a gruppi di cammino o di pittura per puntare al coinvolgimento delle fasce più disiagiate come anziani e ammalati. "Non lasceremo indietro nessuno" con questa frase si è sostanzialmente espresso Benvenuto.

Lavoro, commercio con realtà artigianali e industriali, hanno arricchito il dibattito con diverse prese di posizione. "Molte sono le manifestazioni di interesse per vari possibili investitori" dice Di Bert che vorrebbe pure modificare il mercato settimanale del mercoledì e lavorare per favorire l'imprenditoria femminile. Per Vecchiet industria e artigianato - nonostante le difficoltà - sono in continua espansione come peraltro il polo intermodale, a suo modo di vedere, totalmente avviato. "Abbiamo sempre favorito l'offerta commerciale e continueremo a farlo" così Vecchiet. Su zona artigianale e carenze dovute al traffico pesante si è invece concentrata Sara Bragato. Un percorso condiviso sul welfare e aziende è necessario per l'ex titolare della cultura, Benevenuto.

Una nota difficile per lo sviluppo del territorio - poi presa in considerazione nel dialogo tra candidati - è rappresentata dal parziale e scarso decollo del polo intermodale. Esaminato dai protagonisti anche il punto della viabilità interna ed extracittadina. Di Bert ha promesso nuovi investimenti che faranno decollare il polo intermodale mentre ha parlato di mobilità a due ruote per alleggerire traffico e inquinamento. A richiamare l'attenzione sulle difficoltà rappresentate da due linee ferroviarie che attraversano Ronchi e sulla vicina autostrada, è stato ancora una volta il sindaco uscente che ha poi illustrato i progetti del biciplan e della rotonda in fase di progettazione che verrà realizzara al posto dell'incrocio regolato da semafori in zona ex Contado. Per Bragato le sorti del polo intermodale sono legate all'aeroporto mentre viene respinta totalmente l'idea su eventuali nuovi centri commerciali o supermercati. Per la candidata di sinistra è inoltre necessario stilare il piano della mobilità sostenibile. Il candidato dem ha manifestato critiche sulla mancanza di progettualità in merito al polo mentre si è espresso a favore della liberalizzazione del tratto autostradale compreso tra Villesse e il Lisert o quantomeno aperturista sul fronte di una scontistica per ridurre i costi degli utenti che usufruiscono del tratto.

Sul versante cultura, Di Bert respinge il subordinamento con Monfalcone e punta ad entrare in un circuito nazionale di livello per "fare volare la nostra economia". Vecchiet dalla sua, ha parlato di eccellenza del servizio bibliotecario (anche bilingue), di scuola slovena e di pieno sostegno a Gorizia capitale della cultura. Di valorizzazione identitaria dei luoghi "dove la storia si è sovrapposta ma senza cancellare nulla" ne ha discusso Bragato convinta che la cultura sia sinonimo di arricchimento e apertura continui. "Metteremo al centro il territorio, che conta della presenza d Ccm, della biblioteca e di tante associazioni culturali. Implementeremo le iniziative a sostegno delle tradizioni locali da armonizzare con le altre" così Benvenuto.

Su famiglia e politiche giovanili tutti i candidati hanno parlato della necessità del potenziamento dei servizi di dopo scuola e di sostegno alle famiglie soffocate dal caro bollette. Non sono mancate le promesse sul sostegno al merito e proposte sull'accessibilità a vari servizi per i giovani. Bragato lancia l'idea del consiglio aperto ai giovani e Benvenuto apre alla consulta giovanile. Innegabile per tutti, infine, l'emergenza energetica e l'opportunità offerta dalle fonti rinnovabili. "Ci interfacceremo con le società energetiche" sostiene di Bert. Su illuminazione a led, fotovoltaico e riciclo dell'acqua e coibentazione ha fatto riferimento Vecchiet. Bragato ha parlato del documento energetico comunale, peraltro già previsto da una legge regionale del 2012. Per Benvenuto, è innegabile la necessità di affrontare il tema del caro bollette che "rappresenta un massacro per le famiglie"

Prima della chiusura della tribuna politica, Giancarlo Cicciarella della lista civica Borgia, ha dato lettura del comunicato del candidato assente per malattia. Ne trasmettiamo ai nostri lettori un passaggio: "Ronchi deve, a nostro avviso, cambiare a cominciare dal metodo di amministrare, prima di tutto per il bene e l’interesse dei cittadini e poi per ritrovare una sua identità e presenza che le consenta di essere partecipe della trasformazione del Mandamento con benefici in tutti i comparti, compreso quello della occupazione.Per nostra scelta, abbiamo deciso di non entrare nelle polemiche elettorali, o di fare promesse da libro dei sogni. Parleranno i fatti. Prima di tutto va monitorata la situazione in ogni singolo contesto, dal sociale, al lavoro, dallo stato del territorio, alle priorità nei Lavori Pubblici, nell’Urbanistica, alla sicurezza, alla cultura, allo sport, alle problematiche giovanili, alle tutele delle fasce più deboli e a rischio per poi procedere con il nostro programma. Solo così si possono dare risposte reali, capaci di risolvere questioni così importanti e delicate".

La campagna elettorale ora stringe. Il 12 giugno si voterà dalle 7 alle 23. 

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