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Ronchi, debutta in Aula la nuova Ilia: costi più alti su seconde case

La nuova imposta sostituisce l'Imu. Il vicesindaco Papais: «Aumento per agevolare mercato immobiliare».
Nel consiglio comunale di ieri sera a Ronchi dei Legionari ha fatto il suo debutto l’Ilia, Imposta locale immobiliare autonoma (Ilia) che va a sostituire l’Imu. L’Aula ha proceduto all’approvazione del regolamento che disciplina l’imposta locale e fissato l’aliquota che risulterà più alta per i proprietari delle seconde case. Oltre a questo si è discusso dell’approvazione della modifica al regolamento del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria e del canone mercantile.
“La prima delibera a essere stata presentata e approvata – spiega l’assessore al bilancio Papais – è stata proprio quella della modifica al regolamento del canone unico patrimoniale, ossia il regolamento riguardante la pubblicità, l’occupazione suolo pubblico ed il canone mercatale. L’intenzione dell’amministrazione è quella di introdurre un’ulteriore ipotesi di esenzione, in relazione al canone per la diffusione di messaggi pubblicitari, per coloro che intendano riqualificare, di concerto con il Comune, piccole aree verdi situate nel territorio comunale".
"Il beneficio per coloro che vorranno partecipare a questa operazione,è proprio quello di installare nell’aiuola riqualificata un piccolo cartello, funzionale alla società o associazione per farsi pubblicità. La delibera, dunque, va proprio in questa direzione, ossia quella di esentare tale cartello pubblicitario dal pagamento del canone unico”. Le altre due delibere presentate riguardano invece la neonata tassa sostitutiva dell’Imu. Con la legge regionale numero 17 del 2022, sulla falsariga delle province autonome di Bolzano e Trento, il Friuli Venezia Giulia ha infatti istituito la nuova Imposta locale immobiliare autonoma.
“Le sedute della commissione bilancio prima, e del consiglio poi – continua Papais – sono state le occasioni per illustrare e deliberare insieme alle opposizioni il regolamento comunale che l’amministrazione comunale ha dovuto redigere per l’entrata in vigore di questa nuova imposta”. Sono quindi state deliberate le nuove aliquote. Per le seconde case, l’aliquota comunale ritornerà allo 0,96% dallo 0,93% attuale. Per quanto concerne i fabbricati per attività economica invece, quest’anno soggetti a un periodo transitorio come dispone la norma, potranno contare su una sensibile riduzione dell’aliquota, passando da una media dello 0,94% a una dello 0,86%.
“Il leggero aumento sulle seconde case ed ulteriori rispetto a queste ultime, che tra l’altro era già applicato qualche anno fa, intende promuovere e agevolare il mercato immobiliare cittadino, disincentivando il possesso di una seconda casa, magari sfitta e non utilizzata, al fine di dare risposte alle innumerevoli richieste di case che quotidianamente riceviamo” così il vicesindaco. Per la consigliera Paola Conte, del gruppo consiliare Insieme per Ronchi, gli aumenti dell'aliquota che saranno operati sulle seconde case non sono del tutto condivisibili.
"Si potevano suddividere i fabbricati diversi dall'abitazione principale applocando diverse aliquote" ha commentato Conte. Insieme per Ronchi si è quindi astenuta sul punto come ha fatto la Lista Civica Borgia, che si è espressa attraverso la voce della consigliera Alessandra Marocco. "Il nostro gruppo - sono le parole di Marocco - si riserva di fare una valutazione successiva su questi provvedimenti di politica fiscale". Di parere favorevole invece è stato il consigliere del Pd Savio Cumin, che ha definito la scelta come "l'unica possibile al momento, logica e nell'interesse della comunità visto il momento di crisi economica che l'Italia sta vivendo".
Sulla frazione di Soleschiano, è intervenuto il consigliere comunale di opposizione Boris Dijust con una sua interrogazione avente per oggetto la sicurezza della circolazione stradale e la valorizzazione del quartiere. “Sono passati otto anni e tre amministrazioni dalle mie iniziali segnalazioni – spiega Dijust - e sarebbe finalmente ora di realizzare ogni sistema di sicurezza consentito dal codice della strada per far fronte a tale pericolosa situazione. La costruzione di un passaggio pedonale rialzato con il posizionamento di un pannello luminoso, un rilevatore e un dissuasore di velocità potrebbero rappresentare un buon deterrente".
"La mancanza di rispetto dei limiti di velocità - ha lamentato Dijust - crea una situazione di potenziale pericolo per la sicurezza dei veicoli che si immettono sulla via uscendo dalle abitazioni, ma ancor di più per le persone che circolano lungo la via Soleschiano e in particolare nei confronti degli utenti deboli, di pedoni, bambini e ciclisti che non vedono per essi riservati né marciapiedi né piste ciclabili”. Sul tema del rischio di deficit idrico, derivante dalla perdurante situazione di scarsa piovosità, era concentrata infine l’interrogazione di Sara Bragato.
Interrogativo nato dal dialogo sempre aperto tra i partecipanti alla coalizione Ronchi2030, compagine politica attenta alle tematiche ambientali e agli argomenti di maggior rilievo per il territorio. Bragato ha interrogato il sindaco e la maggioranza sullo stato della rete idropotabile comunale, sull'entità della dispersione idrica e ha chiesto se esiste un piano per far fronte ad un'eventuale emergenza siccità. Infine, la consigliera ha chiesto quali siano le condizioni che si intendono mettere in campo per affrontare gli effetti della siccità ed un'eventuale situazione di emergenza.
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