Ronchi, la coalizione di Bragato difende Masarà dalla polemica

Iurlaro interveniene nelle vicende di Benvenuto: «Noi rifiutato qualsiasi alleanza con lui».

"Dopo l’avvenuto primo confronto pubblico tra candidati sindaci a Ronchi, ricordiamo di aver letto le scorse settimane le dichiarazioni di Enrico Masarà e dei segretari provinciale e comunale del Pd Diego Moretti e Savio Cumin".

A parlare è Franco Iurlaro (nella foto), portavoce di Ronchi 2030, che ricorda "come coalizione della candidata a sindaca Sara Bragato sin dall’inizio avremmo voluto non occuparci degli affari in casa d’altri, ma sul piano etico è difficilmente tollerabile che l’onestà intellettuale di chi, come Enrico Masarà, abbia inteso motivatamente ed in trasparenza di non scendere in campo in questa competizione elettorale, sia esposto ad un’aperta quanto infondata critica pubblica a discapito della sua persona" questa la dichiarazione.

La coalizione - che pretende verità e coerenza - parla quindi di discontinuità dimostrata dall'esponente del Pd uscito dalle dinamiche elettorali in vista del 12 giugno. "La stessa che Masarà ha contestato rispetto la candidatura di Benvenuto da parte del Pd, e che avrebbe una genesi molto più lontana nel tempo di quanto la sceneggiata delle parti abbia fatto credere. La vicinanza del Pd prima ad una ricandidatura di Vecchiet e poi a Benvenuto, infatti, come confermato da diverse testimonianze e dalle stesse dichiarazioni di Masarà, rientra in una strategia politica volta ad assicurarsi ad ogni costo la municipalità ronchese".

Il tutto "a discapito di valori, programmi, idee, per e con i cittadini" dicono da Ronchi 2030. E ancora il portavoce: "Il dizionario ci aiuta a ricordare che la discontinuità è il carattere di chi, di ciò che è discontinuo; è un intervallo spaziale o temporale che interrompe la continuità di qualcosa. Le liste Ronchi2030, Obiettivo Giovani e La sinistra Ronchi bene comune si sono costituite in coalizione e hanno rifiutato qualsivoglia alleanza con la proposta di Benvenuto".

Decisione presa "ritenendo che era assolutamente necessario tracciare una linea di confine con quanto, a parere della coalizione, oggetto di malgoverno nell’ultimo mandato amministrativo". La coalizione di sinistra ha così esposto un giudizio politico netto e in conclusione dichiara: "Non si può pensare che la sola uscita dalla giunta comunale, a pochi mesi dalle elezioni, degli assessori Benvenuto e Martinelli, con la motivazione di adesione alla proposta del Pd e senza una dichiarazione di distacco o dissenso da quanto entrambi abbiano vissuto e gestito con il Sindaco Vecchiet, possa rappresentare una scelta di discontinuità e buon governo, quanto forse un’opportunità per i soggetti in gioco".

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