Ronchi, il carico solidale dell’Uliu Bisiac a favore di Caritas e Spiraglio

Ronchi, il carico solidale dell’Uliu Bisiac a favore di Caritas e Spiraglio

LE DONAZIONI

Ronchi, il carico solidale dell’Uliu Bisiac a favore di Caritas e Spiraglio

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 23 Nov 2024
Copertina per Ronchi, il carico solidale dell’Uliu Bisiac a favore di Caritas e Spiraglio

La festa dell’Oio Novo giunta alla decima edizione è il frutto del lavoro del gruppo spontaneo di 35 persone che hanno raccolto le olive su 450 alberi della Bisiacaria e non solo.

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La “fatica per la solidarietà” fa del bene. Il lavoro serio, continuo ed appassionato di un gruppo di volontari ha dato i suoi frutti anche questa volta. È questo il messaggio che il Gruppo spontaneo Uliu Bisiac di Ronchi dei Legionari ha trasmesso alle tante persone provenienti da tutto il Mandamento in occasione della decima edizione della Festa dell’Olio Nuovo. Un appuntamento che ha avuto inizio alle 10 di stamattina, sabato 23 novembre, nel parco del Circolo Acli di via San Lorenzo a Ronchi dei Legionari. Per tutta la mattinata, i visitatori hanno riempito l’area della festa assaporando tante specialità come castagne e ribolla, un buon vin brulè, dolci e l’ottima cucina del Nuovo Bar Acli che ha proposto i “gnocchi de pan”, gulasch con polenta, il bollito e le patate “in tecia”. Anche le volontarie della Caritas San Lorenzo hanno partecipato all’evento con il mercatino dell’artigianato tessile e lo stand dedicato ai dolci. Presenti anche le “Uncinette di Ronchi”. Il ricavato derivante da queste proposte sarà destinato alle iniziative di solidarietà. Alle 11 è stata la volta della degustazione gratuita - guidata da alcuni esperti - dell’olio nuovo.

Alle ore 16, sono state consegnate la prime due donazioni a favore del Gruppo Caritas San Lorenzo e dell’Associazione Spiraglio ma altre ne verranno assegnate nei prossimi mesi. A portare il saluto dell’amministrazione comunale è stato il vicesindaco Enrico Papais. Presenti anche gli assessori Lorenzon e Bassi. Papais ha speso parole che hanno esaltato l’apporto significativo nel contesto sociale dell’iniziativa. Di «straordinario esempio di generosità e segno di speranza» ha parlato il parroco monsignor Ignazio Sudoso il quale ha sottolineato che in un contesto nel quale si vive ripiegati su sé stessi e su egoismi, ci sono comunque persone che mettono a disposizione le proprie forze a favore del bene con gratuità. «Quello che avete portato a compimento è un segnale che va in controtendenza – sono le parole del parroco – che guarda oltre ed è un miracolo straordinario per le nostre vite. Se vogliamo dare un senso a questa vita sulla Terra, aiutare e stare insieme sono una via sicura».

Gli alberi che hanno costituito la cifra di questo bene messo a disposizione di tutti, sono stati 450. 35 invece, i volontari all’opera in giardini e parchi che dal Mandamento Monfalconese hanno raggiunto anche Villaggio del Pescatore e Grado per un totale di un migliaio di viaggi tra carichi, scarichi e spremiture. I volontari sono cresciuti. Se si pensa che alla prima edizione erano cinque, ora vedono lievitare – felicemente – anche le quote rosa. Lavorare per il bene comune ha permesso di coltivare relazioni e stare anche in salute. La raccolta 2024 è stata possibile grazie al sostegno della parrocchia di San Lorenzo, del Comune di Ronchi, con la collaborazione del Pedale Ronchese, del Comune di Grado, della parrocchia monfalconese di Sant’Ambrogio e di quella di Villaggio del Pescatore dedicata a San Marco. Hanno messo a disposizione le loro piante anche i gestori di Marina Lepanto e 150 famiglie della Bisiacaria. Dopo la cerimonia di donazione a favore di Caritas e Spiraglio, è stata presentato il progetto del “Giardino Botanico Brumati” a cura dell’associazione di promozione sociale “Amici delle Erbe” guidata dal professor Alfredo Altobelli.

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