LA REPLICA ALLE MINORANZE
Ronchi, Benvenuto e Lorenzon sul nuovo Piano Particolareggiato per le Casette: «No a compitini propagandistici»

Sindaco e assessore all’urbanistica ravvisano le contraddizioni contenute nella mozione delle opposizioni. «Questione trentennale, portano avanti un’operazione di facciata».
La riqualificazione urbana e il futuro sviluppo del Rione Pater ritornano al centro dell’agenda politica di Ronchi dei Legionari. A replicare alla notizia della presentazione - da parte delle minoranze consiliari, prima firmataria Sara Bragato di Ronchi2030 - di una mozione che impegna l’amministrazione comunale a richiedere un finanziamento per la redazione di un nuovo Piano Particolareggiato per le Casette che riduca i volumi e le altezze realizzabili nell’area, sono oggi il sindaco Mauro Benvenuto e l’assessore all’urbanistica Michela Lorenzon i quali evidenziano alcune contraddizioni contenute nel documento.
«Il tema non nasce oggi – affermano - sono oltre trent’anni che se ne discute, e in questo lungo arco di tempo molti di coloro che oggi sollevano critiche o proposte hanno avuto responsabilità di governo e la possibilità di incidere realmente sulle scelte urbanistiche, senza però portare a compimento quelle stesse proposte che oggi vengono ripresentate quasi fossero una novità».
«Colpisce inoltre che la mozione sia stata presentata da cinque consiglieri insieme – continuano primo cittadino e assessore - due di loro non hanno mai avuto incarichi di governo e hanno sempre criticato le scelte fatte in passato ma oggi si ritrovano a sottoscrivere lo stesso documento proprio su un tema che negli ultimi trent’anni è stato discusso e gestito da chi siede accanto a loro. Una contraddizione evidente che fa pensare più a un’operazione di facciata che a una reale visione condivisa».
In merito alla richiesta del finanziamento regionale per la redazione di un nuovo Piano Particolareggiato, Benvenuto specifica e rivendica che «questo passaggio è già stato attivato dall’amministrazione: non serve attendere la “lungimiranza” di chi, invece, sembra ignorare ciò che è stato fatto concretamente negli ultimi mesi». Quanto alla richiesta di ripristinare l’obbligo di autorimesse e parcheggi sotterranei, «è doveroso ricordare che Ronchi ha già enormi problemi di falda e di acque nelle cantine: pensare a parcheggi interrati in quest’area rischia di essere più un esercizio teorico che una soluzione praticabile».
«Parlare di riduzioni di volumi e altezze come se fosse l’unico strumento di tutela rischia di semplificare una questione molto più complessa, che riguarda equilibrio urbanistico, investimenti sostenibili e soprattutto la capacità di portare avanti davvero gli interventi, invece di bloccarli con prese di posizione di principio o segnalazioni che in passato hanno prodotto solo ritardi senza risultati» rilevano gli esponenti della maggioranza. «Credo sia fondamentale distinguere tra chi lavora con responsabilità per il bene della città e chi, invece, preferisce presentare “compitini” dal sapore propagandistico, dimenticando il proprio ruolo nella storia politica degli ultimi trent’anni» concludono Lorenzon e Benvenuto.
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